Quando le pensioni danno i numeri: dopo la quota 100 arriva la quota 41

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Dopo mesi di scontri tra sindacati e forze governative, sembra che stia prendendo forma una nuova riforma delle pensioni. I sindacati hanno chiesto misure immediate, da concordare già alla fine dell’anno  e prima che la quota 100 possa scadere essendo questa l’unica alternativa alla Riforma Fornero che prevede lo slittamento dell’età pensionabile a 67 anni.

La quota 100 ha dato finora ai lavoratori un’opportunità: consente infatti agli italiani di lasciare anticipatamente il lavoro se si sono accumulati 38 anni di contributi e se si ha già 62 anni.

I sindacati propongono una nuova riforma denominata quota 41 per tutti. Si potrebbe avere la possibilità di accedere alla pensione dopo 41 anni di servizio senza limiti d’età anagrafica.

In sostanza, la proposta del sindacato concede la libertà al  lavoratore di dimettersi all’età di 62 o di 41 anni di servizio. Fino a questo momento la quota 41,  è senza dubbio il provvedimento che ha più possibilità di essere realizzato già nel 2022, visto che ha l’appoggio di molti partiti politici, tra cui la Lega, che da tempo promuove la possibilità di andare in pensione solo sulla base dei contributi.  Vi è comunque il grande impegno dei sindacati a far accettare una proposta che conceda  la pensione a coloro che hanno compito i 62 anni, anche per tutelare quei giovani che a causa di contratti di collaborazione continua  o del precariato non hanno accumulato molti contributi. L’impegno dei sindacati è forte e sembrano fare fronte comune affinché si possa realizzare il tutto ed avere una riforma valida già nel prossimo quinquennio.

Occorre ricordare che l’obiettivo e l’impegno dei sindacati è anche quello di consentire ai pensionati di non avere le stesse riduzioni economiche previste  invece per l’ uscita anticipata utilizzando la Quota 100. Sono proprio questi tagli economici sul calcolo pensionistico che hanno reso la quota 100 impopolare.
La speranza per il 2022 è quella di vedere finalmente approvate sia la Quota 41 che la Quota 62 anni anche se ci sarà molto da discutere. Restiamo in attesa.

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