(Money.it) In caso di incidente stradale il primo pensiero va agli eventuali feriti e alle loro condizioni e il secondo problema immediato è il risarcimento da parte dell’assicurazione, fondamentale per coprire i costi di danni causati o subiti ai mezzi, alle persone e ad altri oggetti coinvolti. Oltre a seguire la procedura corretta e avvisare l’assicurazione per tempo, bisogna poi considerare che in alcuni casi l’assicurazione non paga i danni dell’incidente stradale}. In altre situazioni ancora, invece, l’assicurazione copre i danni ma si rivale poi sull’assicurato.
Polizza scaduta o veicolo non assicurato
Il caso più comune in cui l’assicurazione non paga è quello in cui la polizza è scaduta e sono già trascorsi i 15 giorni di comporto al momento dell’incidente. In questa situazione è possibile rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada, in modo che la controparte possa ottenere il risarcimento. Il Fondo, tuttavia, non risarcisce i danni alle cose se l’incidente si è verificato tra parenti fino al 3° grado, limitandosi a risarcire i danni alle persone. Ovviamente non si tratta di una soluzione a costo zero per il conducente non assicurato, sul quale il Fondo si può rivalere (entro 10 anni dal sinistro) per pretendere il pagamento del risarcimento sborsato. Oltre questo, il conducente non assicurato rischia anche una multa piuttosto salata e il sequestro del mezzo. In ogni caso, la mancanza della copertura assicurativa è l’unica circostanza in cui il problema riguarda anche il risarcimento della controparte.
Guida senza cintura di sicurezza
La seconda ipotesi più comune in cui l’assicurazione può ridurre il risarcimento o non pagarlo del tutto è quella in cui l’assicurato coinvolto (a prescindere dalla colpa) era senza cintura di
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