Quando la scrittura privata vale come testamento?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) L’ordinamento italiano consente di redigere il proprio testamento in completa autonomia, scrivendo semplicemente le proprie disposizioni senza nemmeno consegnarle a un notaio che le conservi, con la forma di scrittura privata. Si tratta del testamento olografo, che rappresenta quindi una scelta economica ma nasconde delle insidie. La legge, infatti, prevede il rispetto di alcuni requisiti affinché una scrittura privata possa valere come testamento.

Come deve essere il testamento olografo

Il testamento olografo è regolamentato dall’articolo 602 del Codice civile che ne detta le condizioni di validità. In particolare, il testamento olografo deve presentare alcuni requisiti di forma:

  • Tutte le parti devono essere scritte a mano dal testatore;
  • la sottoscrizione deve essere apposta alla fine delle disposizioni;
  • la firma deve indicare inequivocabilmente l’identità del testatore, anche se non è composta da nome e cognome;
  • la data deve contenere giorno, mese e anno.

Quando la scrittura privata vale come testamento

I requisiti prettamente formali sono fondamentali per appurare la validità di un testamento, altrimenti assumerebbe questo valore qualsiasi documento scritto a mano, firmato e datato. È cioè necessario che l’atto in questione risponda anche alle finalità per cui si prevede il testamento. Su questo punto, è utile la definizione di testamento data proprio dal Codice civile e, in particolare, dall’articolo 587:

Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone,
per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie
sostanze o di parte di esse.

In altre parole,


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version