Quando la salute degli animali ci spiega quella di un territorio

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Monitorare la salute degli animali, soprattutto nel caso dei tumori, rappresenta un metodo innovativo per scoprire tempestivamente la presenza di elementi inquinanti in un territorio. Intervista  a Orlando Paciello, professore ordinario di Anatomia patologica veterinaria dell’Università di Napoli Federico II e Responsabile scientifico del Registro tumori animali della Campania

Molti animali condividono con l’uomo sia l’ambiente che lo stile di vita, ma anche l’incidenza di fattori negativi come le sostanze inquinanti. Avere sotto controllo la loro salute, soprattutto per quanto riguarda le patologie oncologiche, ci permette allora di raccogliere informazioni cruciali che potranno avere ricadute importanti per la salute umana. Per questo il Registro tumori animali rappresenta uno strumento ideale per una sorveglianza epidemiologica dell’ambiente. Grazie al registro, infatti, possiamo capire tempestivamente se ci troviamo di fronte a percentuali anomale nella comparsa di patologie, un fenomeno che meriterebbe attenzione immediata”

 

Gli animali come sentinelle, insomma: “Un dato importante che dobbiamo tenere in considerazione è il fatto che gli animali hanno una latenza molto rapida. In altri termini, il periodo che va dall’esposizione a un agente cancerogeno fino all’insorgenza della malattia è molto più breve rispetto agli umani. In qualche modo, quindi, gli animali anticipano informazioni cruciali su potenziali problematiche ambientali. Ora, se dall’esame dei dati di un determinato territorio emergono ‘cluster’ di patologie, allora possiamo sospettare che quel territorio abbia un serio problema di inquinamento”.

 

È un ribaltamento della prospettiva. Di solito i territori vengono messi sotto sorveglianza quando si sa che vi sono state depositate sostanze pericolose. In questo modo, partendo dalla salute animale, sarebbe invece possibile scoprire zone inquinate ancora sconosciute?

Sì, questo è l’approccio che proponiamo. Sappiamo che alcune patologie, soprattutto oncologiche, sono legate all’esposizione a sostanze inquinanti. Pertanto un’incidenza anormale di una certa malattia negli animali di un territorio rappresenta un segnale di allarme. A quel punto dobbiamo riflettere sui fattori che possono aver determinato quella anomalia, e quindi andremo a cercare il problema ambientale, che potrebbe essere dovuto a sostanze che non sapevamo essere presenti in quella zona”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version