Quando i robot diventano agricoltori di fagioli

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
Wall Street

I robot che possono aiutare in agricoltura: non sono più un sogno ma realtà, ve li presentiamo e sono davvero speciali e sono già a lavoro.

Roverto e Tatiana: contadini speciali che si aggirano in Columbia

I robot vagano per i campi dove vengono coltivati ​​i fagioli. Questo è quanto si può vedere nei campi dell’Alliance of Bioversity International e del Centro internazionale per l’agricoltura tropicale (CIAT) a Palmira, in Colombia.

I robot Roverto e Tatiana, come li chiamavano i membri del team di biotecnologie, raccolgono e analizzano dati per migliorare e sviluppare varie colture.

I robot raccolgono dati in modo rapido e accurato

Fino al 2016, il monitoraggio delle colture era un lavoro quotidiano che richiedeva ai ricercatori di trascorrere le giornate passeggiando nei campi, sotto il sole o con la pioggia.

Con carta e matita in mano, hanno annotato e annotato ogni caratteristica delle varie piante, quindi hanno proceduto all’analisi dei dati raccolti (un processo chiamato fenotipizzazione).

Oggi, Alliance of Bioversity International e CIAT possono analizzare le colture in modo più rapido e accurato grazie alla fenotipizzazione digitale.

I robot Roverto e Tatiana stanno raccogliendo dati utili per monitorare le colture di fagioli: il numero di piante da fiore, il numero di piante, l’area e il colore delle foglie, la dimensione dei baccelli.

Roverto, il robot T4, pesa 900 kg ed è dotato di sei sensori che catturano immagini ad alta risoluzione.

Roverto: il contadino non proprio umano

Nonostante pesi quasi una tonnellata, il Roverto è progettato per attraversare i campi di fagioli senza danneggiare i raccolti. I sensori laterali catturano diverse angolazioni e creano un’immagine 3D del sistema migliore rispetto alle immagini prodotte dai droni.

Il robot Tatiana pesa 80 kg e dispone di otto sensori: la dimensione ideale per lavorare in un campo di fagiolini, piante a crescita rapida e rustiche.

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