(Money.it) Gli zii sono di solito persone molto vicine ai nipoti, sia a livello affettivo che come considerazione sociale. In effetti, il legame appare indiscutibile, considerando che si parla di niente meno che i fratelli e le sorelle dei propri genitori o, viceversa, dei figli dei propri fratelli o sorelle. Sapendo che possono esserci dei doveri di mantenimento nei confronti dei genitori o dei nonni, ci si chiede anche quando i nipoti devono mantenere gli zii. In realtà, dal punto di vista prettamente legale, questo legame è in qualche modo secondario.
Questa considerazione non pone alcun limite sui rapporti familiari, che sono comunque tutelati dall’ordinamento, ma incide sugli aspetti legali ed è fondamentale in caso di disaccordo e cause civili.
Il rapporto tra nipoti e zii secondo la legge
Secondo la legge tra zii e nipoti c’è una parentela collaterale di terzo grado, molto meno vicina di ciò che si pensi. Si parla di linea collaterale in quanto, pur essendoci uno stipite in comune, nipoti e zii non discendono gli uni dagli altri. Questa caratteristica, insieme al grado di parentela, incide sensibilmente sul rapporto giuridico, soprattutto riguardo a diritti e doveri reciproci.
In effetti, i diritti e i doveri reciproci tra nipoti e zii sono pressoché nulli, a prescindere dal soggetto su cui si vuole spostare l’attenzione. Così come gli zii non hanno obblighi nei confronti dei nipoti, questi ultimi non hanno obblighi verso gli zii. La ragione, come detto, deriva dalla disciplina giuridica di questo rapporto, anche se in alcune rappresentazioni della realtà può apparire non idonea.
Non è infatti raro che fra zii e nipoti si instaurino rapporti molto stretti e solidi, talvolta anche di più rispetto a quelli che si creano con i nonni, anche per una questione di
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