(Money.it) Soprattutto in caso di obbligazioni particolarmente consistenti di frequente ci si chiede se i figli devono rispondere dei debiti contratti dai genitori. In effetti è un’eventualità che può succedere, ma soltanto a particolari condizioni. Nel dettaglio, i debiti dei genitori ricadono sui figli che ereditano oppure hanno assunto il ruolo di garanti in una fideiussione (ad esempio per un mutuo).
I debiti dei genitori che ricadono sui figli con l’eredità
La circostanza più comune in cui i figli potrebbero dover rispondere dei debiti dei genitori è quella in cui questi ultimi sono defunti prima di poter saldare le proprie obbligazioni, che così entrano a far parte dell’eredità. Questo processo, comunque, non è automatico, in quanto è necessario che i figli accettino l’eredità.
In tal proposito bisogna quindi fare attenzione a non commettere un’accettazione tacita, dopo la quale i debiti non possono più essere evitati e l’erede che ha accettato si trova a risponderne anche con il proprio patrimonio personale. Ogni erede, a prescindere dalla situazione degli altri chiamati all’eredità, deve rispondere dei debiti esclusivamente in proporzione della quota ereditaria che gli spetta.
Evitare l’accettazione tacita o comunque accettare completamente l’eredità è la scelta preferibile quando il patrimonio ereditario comprende dei debiti, situazione in cui è invece più sensato rifiutare l’eredità oppure accettarla con beneficio d’inventario.
La rinunci
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