(Money.it) Il settore insurtech sta attirando sempre più l’attenzione su di sé. In Italia e nel resto d’Europa gli investimenti crescono, così come le realtà nate per innovare il mondo assicurativo.
Recentemente il Lloyd’s Lab, parte di Lloyd’s assicurazioni, è un importante acceleratore per insurtech con sede a Londra ha selezionato delle aziende del settore per inserirle in un programma di accelerazione della durata di 10 settimane.
La selezione si è svolta su base competitiva: per entrare a far parte del programma era necessario esporre un pitch presentando soluzioni innovative per il mercato.
Al concorso hanno partecipato 200 aziende da 32 Paesi, ma ne sono state selezionate soltanto il 5%. Il concorso di quest’anno, giunto ormai alla decima edizione, si è focalizzato su tre principali tipi di aziende: quelle che offrono soluzioni per innovare la cybersecurity europea, quelle per promuovere la resilienza ambientale; quelle basate sull’analisi e lo sfruttamento dei dati; e quelle che creano nuovi prodotti precedentemente non presenti sul mercato.
Le aziende offrono tutte servizi diversi e potenzialmente molto innovativi per il settore. Vediamo in particolare che cosa fanno.
Le insurtech del futuro secondo il Lloyd’s Lab
Per il programma di quest’anno Lloyd’s ha scelto 13 insurtech innovative, la maggior parte delle quali sono inglesi (5) o statunitensi (4). Ci sono poi un’azienda svizzera, una israeliana, una tedesca e una canadese. Vediamo cosa fanno e quali sono le loro caratteristiche.
- Armilla AI: Armilla AI è una società che offre alle aziende un ambiente in cui testare, ottimizzare e governare i loro prodotti di intelligenza artificiale, permettendo così di mitigare i rischi che potrebbero essere connessi ad essi.
- Reor20: Reor20 ha sviluppato un innovativo sistema di intelligenza artificiale per la comprensione
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