(Money.it) Il litio è indispensabile per diverse tecnologie, in particolare per le batterie elettriche che ormai sono largamente utilizzate, dalle auto elettriche fino alle pale eoliche. Con tutta probabilità il litio diventerà più essenziale del petrolio, per questo la competizione globale si fa sempre più accesa. La Cina ha saputo prevedere questo progresso, assicurandosi con largo anticipo i diritti di estrazione in vari territori. Così, il resto del mondo è messo alle strette e deve recuperare l’autonomia prima di dipendere completamente da Pechino per le tecnologie verdi.
Non a caso, la competizione tocca almeno quattro continenti, comprendendo gli Stati Uniti, l’Australia e la Cina (che sta cercando nuovi accordi con l’America Latina e l’Africa). Mentre l’Australia sta muovendo i primi passi per rendersi indipendente dalla Cina e gli Stati Uniti sono pronti a sfruttare questa nuova posizione a loro volta, l’Europa sembra restare ulteriormente indietro. Vediamo allora quali saranno i Paesi che domineranno l’economia grazie al litio.
La Cina, leader dell’esportazione del litio
La Cina domina a tutti gli effetti l’economia globale con la sua posizione privilegiata per quanto riguarda la produzione di litio. Questo, sicuramente, è merito di una strategia mirata e di una grande lungimiranza, che hanno permesso a Pechino di conquistare via via più potere.
La Cina, infatti, non ha particolari dotazioni naturali di litio. Anzi, nel territorio cinese è presente solo l’8% delle riserve mondiali, sicuramente insufficiente a giustificare la sua enorme produttività. Nonostante ciò, Pechino ha saputo ovviare a questa mancanza stringendo accordi di estrazione in vari territori e acquisendo svariati contratti di fornitura a lungo termine. Insomma, la Cina con grande previdenza ha saputo sopperire alla carenza di litio nel territorio prima che gli altri Paesi potessero preoccuparsene. Allo stesso tempo, anche il fattore ambientale ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione di questo equilibrio.
Non sarebbe del tutto corretto, infatti, pensare che le altre nazioni non abbiano colto l’incredibile pot
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