Quali banche fanno parte del Gruppo Intesa Sanpaolo

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it)

Il Gruppo Intesa Sanpaolo è uno dei principali gruppi bancari europei e il più grande presente sul territorio in Italia, con 13,6 milioni di clienti e 3.611 filiali. La storia della “superbanca italiana” parte nel 1998 con Banco Ambrosiano Veneto, Cariplo, il San Paolo di Torino e IMI S.p.A. e arriva fino ad oggi con la fusione del 2007. Leader in tutti i segmenti con una quota di mercato del 22% nei depositi e 19% nei crediti, l’istituto vanta una presenza capillare degli sportelli e un livello elevato di penetrazione nei mercati locali. Ma quali banche fanno parte del Gruppo Intesa Sanpaolo dopo il lungo processo di integrazione e le diverse incorporazioni?

Quali banche fanno parte del Gruppo Intesa Sanpaolo

Nel corso degli anni il Gruppo ha acquisito oltre 300 piccole realtà locali tra casse di risparmio, casse rurali, banche popolari e cattoliche, enti di diritto pubblico, monti di pietà e società ordinarie di credito. È da questo tessuto che si è generato l’ISP. Senza dimenticare l’acquisizione di UBI Banca nel 2021 che ha permesso all’istituto del CEO Carlo Messina di incrementare la propria importanza a livello europeo.

Tornando all’Italia, la Banca dei Territori è la Divisione del Gruppo che si concentra sulla centralità del territorio per rafforzare le relazioni con i clienti, le PMI e le organizzazioni non profit del terzo settore. Le 12 Direzioni Regionali sono Lombardia Nord, Lombardia Sud, Milano, Monza e Brianza, Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna, Piemonte Sud e Liguria, Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige, Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche, Toscana e Umbria, Lazio e Abruzzo, Basilicata, Puglia e Molise, Campania, Calabria e Sicilia.

Tra il novembre del 2015 e il luglio del 2019 Intesa Sanpaolo ha incorporato numerosi istituti di credito fondamentali nell’economia regionale italiana, dalla Cassa di Risparmio del Veneto al Nord al Banco di Napoli al Sud, considerato il più antico istituto di credito d’Europa. Oggi queste banche non sono più operative ma fanno parte a tutti gli effetti del Gruppo:

  • Banca CR Firenze S.p.A.
  • Banca dell’Adriatico (ex Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e Banca Popolare dell’Adriatico)
  • Banca di Credito Sardo (ex Banca CIS)
  • Banca di Trento e Bolzano (Bank für Trient und Bozen)
  • Banca Monte Parma
  • Banca Nuova S.p.A. (ex controllata di Banca Popolare di Vicenza)
  • Banca Prossima S.p.A.
  • BancApulia S.p.A.
  • Banco di Napoli S.p.A.
  • Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna S.p.A.
  • Cassa di Risparmio del Friuli-Venezia Giulia S.p.A. (ex Friulcassa)
  • Cassa di Risparmio del Veneto S.p.A.
  • Cassa di Risparmio dell’Umbria (ex Cassa di Risparmio di Spoleto)
  • Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo (CARIVIT)
  • Cassa di Risparmio di Città di Castello
  • Cassa di Risparmio di Civitavecchia (CARICIV)
  • Cassa di Risparmio di Foligno
  • Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia S.p.A. (ex Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia)
  • Cassa di Risparmio di Rieti (CARIRI)
  • Cassa di Risparmio di Terni e Narni
  • Cassa di Risparmio di Venezia
  • Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A.

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