Quale differenza tra SPID e carta nazionale dei servizi?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) L’innovazione digitale è stata una vera e propria rivoluzione per imprese e servizi pubblici. Una rivoluzione che si è rivelata necessaria durante il periodo della pandemia.

Il Covid-19, infatti, è stato l’elemento propulsore che ha accelerato i tempi per l’avanzamento digitale dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni, consentendo ai cittadini di non recarsi più fisicamente agli sportelli per presentare richieste o moduli.

Eppure, se da un lato la digitalizzazione ha consentito uno snellimento delle procedure burocratiche, dall’altro molte persone rischiano di entrare in confusione davanti ai molteplici strumenti messi a loro disposizione. Un esempio lampante è quello dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e della Cns (Carta nazionale dei servizi). In molti, infatti, ancora non hanno compreso quali siano le differenze tra questi due importanti strumenti.

Entrambe sono due strumenti per l’identità digitale e rientrano nel piano di cittadinanza digitale, il cui obiettivo è semplificare il rapporto con la Pubblica amministrazione attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Ma in cosa sono diverse? È opportuno fare chiarezza. Ecco a cosa servono e quali sono le loro differenze.

Spid e carta nazionale dei servizi (Cns): a cosa servono?

Per capire quali siano le differenze tra Spid e Cns è necessario prima comprendere a cosa servano e per quali ragioni sono state create.

Lo Spid, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un servizio creato dalla Pubblica Amministrazione e gestito da Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) che consente ai cittadini di poter accedere a molteplici servizi online, tra quelli propri del settore della Pa e dei p


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