(Money.it) Da tempo ormai si discute della controffensiva ucraina contro la Russia e di quando le forze militari potrebbero decidere di attuarla.
Se i documenti del Pentagono trapelati online, per i quali è stato condannato Jack Teixeira per aver violato la legge sullo spionaggio, fissavano la data della controffensiva per 30 aprile, lo stesso presidente Zelensky ha affermato che è più probabile che avvenga in estate.
Ciò che è certo è che la controffensiva giungerebbe dopo un periodo in cui sono aumentate le tensioni in Russia, specialmente dopo l’attacco al Cremlino, che avrebbe infuocato ancor di più gli animi dei belligeranti. Si osserva, infatti, un ritorno alla retorica della minaccia nucleare.
E se in molti temono che una controffensiva possa peggiorare la situazione e concretizzare una guerra nucleare, dall’altra gli alti funzionari ucraini sono convinti che solo questa possa costringere Mosca a sedersi ai tavoli delle trattative di pace.
A questo punto non resta che domandarsi quale sia l’obiettivo della controffensiva ucraina, soprattutto dopo che le forze militari sostengono che quest’operazione sia in grado di liberare il Paese. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Qual è il vero obiettivo della controffensiva Ucraina?
Se gli alti funzionari militari ucraini ripetono che l’obiettivo finale della controffensiva sia la liberazione di tutto il territorio, Crimea e Repubbliche separatiste comprese, questo risulta essere un’operazione non realizzabile, almeno non in un’unica mossa.
Stando agli esperti, è più probabile che la controffensiva ucraina consista in un attacco in direzione del Mar d’Azov, nella regione di Zaporozhye, intorno alla città di Melitopol’, con l’obiettivo reale di dividere in due i territori occupati dall’esercito russo:
- a ovest la Crimea;
- a est il Donbass.
Quest’azione consentirebb
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