Può essere pignorata anche la prima casa: ecco quando e come

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Come funziona il pignoramento della prima casa? Quando è possibile farlo? Ma soprattutto quando sorgono delle vere e proprie tutele nei confronti dei debitori? Giriamo un momento punto di vista: quali sono i debiti che possono portare al pignoramento della prima casa e alla sua vendita all’asta?

Ricordiamo che il pignoramento costituisce una tipologia di espropriazione forzata, attraverso la quale il creditore ottiene lo spossessamento di un bene di proprietà del debitore, che è risultato essere inadempiente. In questa sede ci soffermeremo ad analizzare il caso del pignoramento della prima casa: quando si arriva alla vendita forzata dell’immobile, per permettere al creditore di rientrare del proprio credito.

Nel momento in cui il debito è di natura privata, la prima casa è sempre pignorabile. Questo può avvenire – è il caso più frequente – quando il creditore risulti essere un istituto bancario, che ha erogato un prestito (magari proprio il mutuo per acquistare l’immobile). In questi casi, purtroppo, la legge non prevede alcun tipo di limite. E, soprattutto, per il debitore non ci sono forme di tutela.

Pignoramento della prima casa: quando è possibile

In cosa consiste il pignoramento? Si tratta del primo atto esecutivo che porta alla procedura di espropriazione forzata di un immobile. Questa operazione viene effettuata con uno scopo ben preciso: andare a vincolare alcuni beni del debitore che servono a soddisfare il diritto di credito del creditore.

A prevedere il divieto di pignoramento dell’unico bene di proprietà del debitore è la Legge n. 69/2013, che è andata a modificare direttamente l’articolo 76, comma 2 del DPR n. 602/73. Attenzione, però, a non fare confusione: il divieto di pignoramento degli immobili adibiti a prima casa trova applicazione solo e soltanto se il creditore risulti essere lo Stato Italiano attraverso l’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Cosa significa tutto questo? Molto semplicemente che se il consumatore ha contratto un debito di natura privata – come ad esempio è il mutuo per acquistare un immobile – anche la prima casa può essere oggetto di espropriazione forzata con un pignoramento. Quando, invece, il creditore risulti essere l’Erario – stiamo parlando, quindi, di debiti contratti per non aver saldato a tempo ed ora le imposte e le relative sanzioni – è necessario verificare il rispetto di determinate condizioni, per appurare se la prima casa possa essere pignorata o meno.

La prima casa non è pignorabile da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione quando si verificano le seguenti condizioni:

  • costituisce l’unico i

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