(Money.it) Immergersi nelle acque marine alla ricerca del relax e uscirne con bolle urticanti e un fastidi: è questo ciò che è accaduto ai bagnanti della spiaggia di Cerveteri a causa della presenza delle pulci di mare.
In questi giorni sono giunte numerosissime testimonianze di persone che si sono recati in spiaggia a Cerveteri e che si sono ritrovati poi alla sera pieni di bolle pruriginose sul collo, braccia o schiena.
Si è quindi diffuso l’allarme per questi parassiti che vivono sospesi nell’acqua e che – sospinti dalle correnti – arrivano anche sulla spiaggia dove mordono i bagnanti.
In realtà non bisogna cedere al panico le pulci di mare non sono pericolose ma indubbiamente fastidiose. Per tale ragione è opportuno capire cosa sono queste “pulci di mare” e cosa fare quando si viene morsi.
Pulci di mare: cosa sono e perché pungono?
Le “pulci di mare” sono piccoli crostacei che vivono sulla battigia, in acqua trasportati dalle correnti marine, ed è per questo che la loro presenza è talvolta imprevedibile: il giorno prima possono non esserci e il giorno dopo invadere le acque per poi sparire nuovamente.
Grandi meno di un centimetro, complicando così la possibilità di individuarle. Le pulci “sono parassiti fastidiosi, ma non pericolosi, particolarmente attivi sulle nostre spiagge all’alba o al tramonto”, ha spiegato al FattoQuotidiano.it la professoressa Eleonora Nucera, Direttore del servizio di allergologia e immunologia clinica al Policlinico Gemelli. Le pulci sono una specie presente in tutto il Mediterraneo
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