Il 15 ottobre, come detto da Mario Draghi, gli impiegati della pubblica amministrazione torneranno alle loro solite scrivanie e inizieranno a lavorare in presenza. Questo però non significa che non avranno più diritto allo smart working. Resta una possibilità ma con regole differenti. Vediamo quali.
Novità quindi sul tema dello smart working nella Pubblica Amministrazione per il quale si sta sviluppando una piattaforma informatica dedicata. Sarà attivato per tutti tramite accordo individuale, indipendentemente dalla tipologia di contratto (indeterminato o a termine, a tempo pieno o part-time). Saranno favoriti coloro che hanno dei bambini al di sotto dei tre anni, bambini con gravi disabilità e chi presta assistenza a familiari con disabilità e portatori di handicap in condizioni gravi.
Si potrà accedere allo smart working non come condizione lavorativa definitiva ma occorre considerarlo come una modalità alternativa di lavorare solo in parte dell’orario di lavoro e con giorni a distanza specificati nell’accordo individuale: inoltre è indispensabile lavorare all’interno dei confini nazionali (per coloro che non sono inviati all’estero).
Ci sono anche novità per lo svolgimento. Lo smart working sarà infatti regolabile in tre fasce orarie (operabile, contattabile e non operabile) per garantire il diritto alla possibilità di disconnettersi.
Ovvero con termine operatività si indica la fascia durante la quale il lavoratore dovrà prestare servizio: con il termine contattabilità si indica la fascia durante la quale il lavoratore può essere contattato per emergenze, invece l’inoperabilità è la fascia durante la quale il lavoratore avrà diritto alla disconnessione completa.
Durante le fasce di operatività e contattabilità il dipendente potrà anche usufruire di ferie, congedi ordinari e permessi regolari. Diverse saranno però alcune possibilità utilizzabili in modalità smart. Infatti nelle giornate lavorative in smart working non sarà possibile effettuare straordinari o trasferte, né lavorare in condizioni avverse o rischiose. Infine, un accordo di lavoro smart working, deve prevedere la possibilità di un recesso senza preavviso e senza un motivo giustificato.