Prorogata la comunicazione dei dati sulle spese edilizie: nuovo termine fissato al 4 aprile

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Commercialista

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) ha presentato richieste di proroga per gli adempimenti connessi alla trasmissione dei dati ai fini della dichiarazione precompilata 2024. In particolare, si è sollevata la questione delle comunicazioni dei dati per i bonus edilizi nei condomini, con scadenza prevista per il 16 marzo.

Il presidente De Nuccio ha invitato gli iscritti ad attendere qualche giorno per la predisposizione dei dati, in attesa che l’Agenzia delle Entrate definisca le casistiche relative alle spese per interventi che possono non essere trasmesse.

L’Agenzia delle Entrate ha risposto prontamente annunciando una proroga presumibilmente al 4 aprile per il termine in questione. Vediamo nel dettaglio le richieste dei commercialisti.

Richieste dei commercialisti

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha chiesto un’adeguata proroga per la trasmissione dei dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, al fine di compilare la dichiarazione precompilata.

Inoltre, è stata richiesta l’eliminazione dell’obbligo di indicare i dati relativi alle spese oggetto di sconto in fattura o cessione del credito, in quanto già comunicati separatamente. Questa comunicazione non sarebbe particolarmente utile ai fini della dichiarazione precompilata se tutti i condomini hanno optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Proroga e emendamento del regime sanzionatorio

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato che la proroga del termine sarà presumibilmente al 4 aprile e che è stata presentata una proposta per ridurre le sanzioni per violazioni relative alla comunicazione dei dati per la dichiarazione precompilata. Attualmente, le sanzioni possono arrivare fino a euro 50.000, ma si propone una riduzione per garantire il rispetto del principio di proporzionalità delle sanzioni.

Si tratta di una situazione in evoluzione, con le istituzioni che stanno lavorando per trovare soluzioni adeguate alle richieste dei commercialisti, garantendo al contempo il corretto adempimento degli obblighi fiscali. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e comunicazioni ufficiali da parte delle autorità competenti.

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