Così come è stata prolungata la cassa integrazione, sono stati stoppati anche i licenziamenti a fine marzo.
La misura è stata prevista in base alla curva di contagio epidemiologica costantemente in salita, insieme al parziale lockdown e le varie misure a sostegno per gli imprenditori e le famiglie.
I sindacati, Confindustria e il Governo hanno concluso la trattativa, e così non si potrà licenziare il proprio dipendente prima della fine di marzo 2021. In aggiunta, con il Decreto Ristori, sarà prevista un ulteriore proroga della cassa integrazione di altre 6 settimane.
Quando si potrà licenziare e nel frattempo come sostenere le spese del proprio dipendente
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’ultima conferenza stampa, ha voluto rassicurare i suoi cittadini, garantendo misure tempestive, cercando di trasmettere certezze e sicurezze per il mondo dei lavoratori.
È ufficiale, si potrà licenziare dopo il 21 marzo 2021 e nel frattempo tutte le imprese, potranno accedere alla cassa integrazione Covid prorogata per altre 6 settimane per un periodo di 18 settimane che copriranno il periodo da gennaio fino a marzo 2021.
Per tutti gli imprenditori che non potranno fare a meno di attivare la cassa integrazione per il proprio dipendente, potranno accedervi, e per il momento, anche senza aver subito un calo del fatturato del 20%, pagando un contributo azionale; oppure se si è avuto un comprovato calo del fatturato rispetto all’anno precedente almeno del 20% si potrà accedere alla cassa integrazione completamente gratuita.
Un segnale importante da parte del Governo
Le dichiarazioni della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo a favore delle cassa integrazione e allo stop dei licenziamenti:
“I licenziamenti rimarranno bloccati fino alla fine di marzo e tutte le aziende potranno accedere alla CIG Covid-19 per lo stesso periodo, cioè per altre 12 settimane nel 2021. Questo è un segnale importante per lavoratori e aziende, in un momento delicato come quello che sta vivendo l’Italia. A partire dalla prossima settimana, inizierò il confronto con le parti sociali sulla riforma del sistema degli ammortizzatori sociale e sul rafforzamento delle politiche attive del lavoro “.