L’aumento dei prezzi dell’energia e le preoccupazioni per le forniture dall’estero hanno accresciuto l’interesse per i sistemi di riscaldamento a biomassa a base di legno negli ultimi mesi. D’altra parte, oggi questo settore offre non solo una strada maestra per la sicurezza energetica, ma anche uno strumento per combattere l’energia costosa e la crisi climatica. Ma quali sono le prospettive per il settore a breve e lungo termine?
Quale ruolo gioca la filiera del legno, dell’energia e del calore nel percorso di sviluppo sostenibile e di transizione verso l’energia nazionale? Per approfondire questi temi, AIEL – Associazione Italiana Agroforestali ha organizzato un convegno dal titolo “2050 e IL CALORE RINNOVABILE DEL LEGNO”. L’evento è uno degli approfondimenti realizzati dall’associazione nell’ambito di Progetto Fuoco 2022, la più importante manifestazione dedicata al riscaldamento a biomasse. Dal 4 al 7 maggio prodotti, tecnologie innovative, convegni, seminari e dimostrazioni pratiche riempiranno i 130.000 mq della Fiera di Verona. L’evento si terrà il 5 maggio dalle 9:30 alle 13:00 nell’aula magna del sesto padiglione della Fiera e riunirà allo stesso tavolo politici nazionali e regionali della filiera energetica del legno, dell’energia e del calore. Obbiettivo? Discutere e identificare misure, azioni e obiettivi concreti per accelerare la decarbonizzazione del settore del riscaldamento e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.
Assieme ai rappresentanti del Ministero per la Transizione Ecologica e delle Regioni del Bacino Padano verrà elaborato un quadro attuale: dal punto di vista dello stato attuale e dei nuovi punti di vista in materia, una panoramica dei risultati già raggiunti e dei risultati immediati. I territori di bacino, infatti, negli ultimi anni, in accordo con gli accordi interministeriali con la Conferenza delle Regioni, si sono impegnati ad attuare il “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”, avviando una serie di attività operative in alcuni settori economici chiave, come l’agricoltura , biomasse, mobilità e centrali termiche. Durante l’evento, funzionari di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna racconteranno gli obiettivi raggiunti in questi anni e quelli da raggiungere, con particolare attenzione alle misure adottate a sostegno della rotazione tecnologica. Ma il convegno riunirà anche rappresentanti di altre regioni con aree critiche, come Toscana, Lazio, Umbria e Campania, per raccontare le loro esperienze, i problemi e le politiche per affrontarli.
Ovviamente la voce del settore sarà a capo dell’AIEL, che, attraverso il suo CTO Walter Francescato, presenterà una serie di proposte per l’occasione per allineare gli sforzi a tutela della qualità dell’aria con gli sforzi per garantire la sostenibilità energetica. Interventi che comprendono la necessità di una corretta installazione e regolare manutenzione dell’impianto di riscaldamento, l’uso obbligatorio di legna da ardere certificata, e inventari informatizzati degli impianti di riscaldamento civile. Sottolineare l’importanza della qualificazione professionale di installatori e riparatori, nonché avviare un percorso di educazione e formazione degli utenti finali al fine di diffondere le corrette modalità di movimentazione e utilizzo. Misure fondamentali per consentire l’utilizzo delle risorse naturali, come legna e pellet, in accordo con le esigenze di sviluppo sostenibile, fornendo benefici sociali ed economici alla regione e garantendo l’indipendenza energetica.