Complessivamente, un terzo (33%) degli acquirenti ha subito truffe ai danni delle carte di pagamento, il 28% ha subito un furto di dati durante un data breach e il 19% è stato vittima di furto di identità. Inoltre, i contraffattori online continuano a ingannare gli acquirenti, tanto che il 31% ha acquistato su Internet un prodotto che poi si è rivelato essere falso.
A livello generale, la ricerca mette in evidenza fino a che punto i consumatori sono ancora vittime di attività illecite online.
Questi prodotti contraffatti sono stati acquistati attraverso marketplace online nel 28% dei casi, su siti che sembravano appartenere a brand originali (16%) o tramite app per smartphone (13%), nonostante il fatto che marketplace e app siano stati classificati come alcune delle piattaforme di shopping online più affidabili. Inoltre non è da sottovalutare che il 23% dei prodotti falsi è stato acquistato attraverso i social media, o tramite un annuncio sponsorizzato sui social media (9%) o attraverso un link in un post (14%).
Relazioni più strette, migliore protezione del brand
Quando si tratta di scegliere cosa comprare, la reputazione del brand è alla base. Oltre la metà (55%) degli acquirenti online è d’accordo su questo dichiarando infatti di aver preso decisioni di acquisto sulla base del nome del brand e della sua reputazione, seguite dalla valutazione di altri utenti (48%) e dal livello di gradimento di famigliari o amici (34%).
È chiaro che se i brand vogliono proteggere sé stessi e garantire la sicurezza dei propri clienti devono agire mettendo in atto le giuste strategie di protezione del marchio. Questo è fondamentale, dal momento che gli acquirenti cercano brand affidabili che tengano i loro dati al sicuro, proteggendoli dai contraffattori e riducendo così il rischio di frode.
Creare le giuste relazioni con le piattaforme di social media sia online che offline, stabilire coesione con le forze dell’ordine e gli esperti di protezione del brand, accresce la fiducia e aiuta i clienti a evitare di incorrere in truffe.