Primo freddo, prime faringiti: è arrivato quasi l’inverno

Di Valentina Ambrosetti 4 minuti di lettura
freddo e faringite

La faringite: ognuno l’ha avuto almeno una volta nella vita. Infatti, è uno dei problemi di salute più comuni che le persone soffrono durante la stagione fredda, associato a malattie virali che colpiscono le prime vie respiratorie. È più comunemente descritta come una sensazione di bruciore nella parte posteriore della gola (faringe) associata a difficoltà di deglutizione, a volte abbastanza grave da portare al rifiuto di mangiare.

Il dolore localizzato nella faringe può essere di natura virale, batterica o allergica, richiedendo una terapia diversa a seconda dell’eziologia.

Al contrario, la faringite acuta è una delle patologie più frequenti nei bambini, soprattutto nei primi anni di vita, a causa dell’immaturità del sistema immunitario e della precoce incorporazione nella società. In alcuni casi, ciò può avere gravi conseguenze se il trattamento non viene iniziato in tempo. Vediamo insieme come distinguere i diversi tipi di mal di gola e gli accorgimenti che vanno concordati a seconda dei casi.

La faringe è un dotto muscolo-membranoso, che è l’intersezione delle vie respiratorie con il tubo digerente.

Sembra un imbuto incompleto, senza una parete frontale. Si trova davanti al rachide cervicale, dietro le narici, e comunica sia con la cavità orale che con la laringe.

In relazione alla connessione con la bocca e al proseguimento con l’esofago, la faringe è considerata un segmento del tubo digerente coinvolto nell’atto della deglutizione.

Per fare ciò, infatti, partecipa a tutti i movimenti necessari al passaggio del cibo dalla cavità orale all’esofago:

partecipa alla respirazione (oltre al passaggio dell’aria dalle narici alla laringe).
Favorisce inoltre il riscaldamento, l’umidificazione e la pulizia.
È bello ascoltare. L’atto della deglutizione apre l’apertura nasofaringea della tromba di Eustachio, aiutando a equalizzare la pressione nel timpano e la pressione atmosferica.
fonazione. Funge da cavità risonante per il suono laringeo principale, da cui il timbro della voce, nonché l’emissione della voce articolata, attraverso il velo e i muscoli del cavo orale.
Svolge infine una funzione protettiva per la contrazione spasmodica che impedisce la penetrazione di un corpo estraneo e per la presenza dell’anello linfatico di Waldaer, che svolge un ruolo protettivo antimicrobico e immunologico.

Si divide in esofago ed endofaringe, che a sua volta si divide in:

  • rinofaringe
  • orofaringe
  • ipofaringe

Faringite cronica: sintomi

Nel caso in cui al posto della faringite cronica, cioè un’infiammazione persistente della faringe, i sintomi più comuni sono:
sensazione di corpo estraneo in gola o sudore.
Ho costantemente bisogno di schiarirmi la gola e deglutire frequentemente per liberarmi.
Tosse, a volte irritante, soprattutto al mattino.

I motivi possono essere diversi, tra cui:

  • Movimento delle secrezioni dal naso alla gola in chi soffre di sinusite cronica o congestione nasale
  • Consumo eccessivo di alcol
  • Fumo
  • Tempo secco o ambiente che rimane troppo caldo
  • Infiammazione cronica o recidiva di tonsillite e/o disturbi adenoidi.

D’altra parte, il coinvolgimento delle corde vocali e quindi la perdita o l’approfondimento della voce è solitamente associato all’infiammazione della laringe.

TAGGATO:
Condividi questo articolo
Exit mobile version