(Money.it) Gli immobili con abusi edilizi possono essere sottoposti all’ordine di demolizione, anche quando la casa abusiva è abitata. Allo stesso tempo, quando l’immobile in questione è la prima casa del proprietario e del suo nucleo familiare si contrastano interessi contrapposti: da un lato gli obbiettivi di tutela dell’ambiente e del paesaggio, dall’altro il diritto alla casa familiare.
Bilanciare entrambe le esigenze non è sempre facile, tanto che vi sono diverse interpretazioni giurisprudenziali a riguardo che possono apparire contrastanti. In realtà, rimane il principio per cui anche la prima casa può essere demolita, anche se vi sono alcune circostanze meritevoli di tutela. La sospensione dell’ordine demolizione può però effettivamente avvenire in ragione dell’interesse di abitazione del nucleo familiare, sempre tenendo conto delle esigenze specifiche del caso.
Grazie alle numerose sentenze della Corte di Cassazione e ai casi di cui si è occupata la Corte europea dei Diritti dell’uomo (Cedu) è possibile individuare i principi normativi di riferimento comune e così capire quando si rischia la demolizione della prima casa abusiva.
La prima casa abusiva può essere demolita?
Come anticipato, la prima casa abusiva può essere soggetta all’ordine di demolizione al pari di tutti gli altri immobili. Questo perché la sanzione amministrativa dell’ordine di demolizione non ha una natura punitiva, che quindi potrebbe nel caso passare in secondo piano, ma invece una funzione riparatoria. L’ordine di demolizione serve infatti a ripristinare una condizione di sicurezza rispetto agli abusi edilizi, nell’interesse collettivo.
Quest’ultimo è di norma prevalente, così la casa può essere almeno teoricamente demolita anche se vi abitano soggetti fragili, come anziani, minori e disabili. Questo significa che la condizione di prima casa e la sua abitazione da parte di soggetti fragili non ripara necessariamente dall
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