Vertice Ue sui prezzi gas: ancora nulla di fatto
Il vertice, iniziato il 25 ottobre con i ministri dell’Energia dell’Ue, dopo che il Consiglio europeo ha raggiunto alla fine della scorsa settimana un accordo su un tetto dinamico per il prezzo del gas, è terminato senza una decisione: tutto è stato rinviato “al prossimo Consiglio Energia dell’Ue“.
Occorre mettere su carta le nuove regole
Per l’Italia , il vertice ha rappresentato anche il debutto del governo Meloni con il nuovo ministro Pichetto Fratin, accompagnato da Cingolani in veste di advisor.
Al vertice del 20 e 21 ottobre il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo su una fascia dinamica temporanea dei prezzi per limitare le fluttuazioni eccessive dei prezzi del gas. Ora dobbiamo dettagliare questo provvedimento: quando potrà intervenire il nuovo meccanismo? In quale fascia di prezzo possono essere accettate le transazioni?
I nuovi obiettivi da raggiungere
L’obiettivo è di adeguare il price cap a partire da novembre ad Amsterdam e completarlo entro l’inizio del 2023; prezzo massimo del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica; acquisto congiunto di gas da parte dei paesi dell’UE per ottenere il miglior prezzo. Quest’ultimo punto sembra essere il più convincente per tutti i leader europei, anche se il vicecancelliere tedesco è d’accordo.
Gli acquisti congiunti nell’UE sono il modo più efficace per mantenere bassi i prezzi del gas
Riteniamo che questo sia più efficace di uno strumento rischioso come il prezzo del tetto della benzina. In traduzione: questa potrebbe essere la strada che presto seguirà l’Ue, mentre il price cap non è ancora in vista, e intanto la notizia dell’accordo ha spinto il prezzo del gas sotto i 100 euro. Anche l’ex premier Mario Draghi ha fatto riferimento all’impatto positivo che l’accordo Ue ha avuto sui conti nel riassumere i risultati del vertice del 20-21 ottobre.
Stesso giudizio Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia: “In effetti, le bollette smetteranno di crescere: nei prossimi mesi è previsto un calo”.