Prezzo petrolio: è tonfo a febbraio. I motivi in Cina e Usa

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Prezzo del petrolio in bilico tra speranze e scenari in peggioramento: la materia prima si appresta ad archiviare un febbraio in ribasso.

Se da una parte, infatti, l’attesa per un solido rimbalzo economico in Cina che possa far aumentare la domanda di carburante tiene in alto le quotazioni, dall’altra le preoccupazioni per ulteriori rialzi dei tassi di interesse statunitensi con la conseguente recessione fanno presagire un restringimento dei consumi.

I futures Brent e WTI sono quindi entrambi sulla buona strada per perdite mensili rispettivamente di circa il 2,2% e il 3,8%.

Perché nel mese di febbraio il prezzo del greggio è stato guidato al ribasso? Le ragioni sono da cercare in Cina e negli Usa. Come cambiano le previsioni sul petrolio per i prossimi mesi?

Petrolio: prezzo giù a febbraio. Quale ruolo di Cina e Usa?

Mentre si scrive, il Brent scambia a 82,71 dollari al barile con un aumento dello 0,82% e il WTI a 76,37 dollari al barile con un rialzo dello 0,91%.

Il greggio, però, è stato appesantito a febbraio, poiché i segnali di inflazione vischiosa negli Stati Uniti hanno


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