(Money.it) Il prezzo del petrolio scende dopo il più grande guadagno settimanale dall’inizio di aprile, mentre si alternano segnali di restringimento dell’offerta e persistenti preoccupazioni sulla domanda.
Gli investitori procedono con cautela in attesa di nuovi dati economici dai principali consumatori di Stati Uniti e Cina questa settimana, anche se i tagli all’offerta di greggio previsti da Arabia Saudita e Russia hanno limitato le perdite.
Mentre si scrive, i futures sul Brent diminuiscono di 49 centesimi, o dello 0,62%, a 78 dollari al barile e il greggio US West Texas Intermediate si attesta a 73 dollari al barile, anch’esso in calo di 50 centesimi, o dello 0,68%.
Il mercato petrolifero mostra molta volatilità: perché il prezzo del greggio continua a scendere e quali fattori considerare.
Cosa succede al prezzo del petrolio in calo
I futures sul Brent sono stati scambiati vicino a $78 al barile dopo aver chiuso in rialzo del 4,8% la scorsa settimana, spinti dall’impegno di Arabia Saudita e Russia a ridurre l’offerta. Il mercato sta mostrando segnali di forza e gli speculatori hanno aumentato le loro scommesse rialziste per il benchmark globale e il greggio West Texas Intermediate.
Tuttavia, non mancano segnali preoccupanti sul lato della domanda. Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha affermato che il rischio di una recessione negli Stati Uniti “non è del tutto escluso”, aggiungendo un elemento di cautela al mercato.
Il petrolio rimane in calo di circa il 9% per l’anno, i
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