Prezzo del petrolio in calo: può davvero crollare?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Il prezzo del petrolio è in calo: può crollare nelle prossime settimane?

Al momento ci sono spinte al ribasso importanti per il greggio, che stanno dominando sui motivi di un potenziale rialzo delle quotazioni: i timori per l’aumento dei tassi di interesse e per il rallentamento dell’economia globale e della la domanda di carburante hanno infatti superato il supporto arrivato dalla prospettiva di una riduzione dell’offerta con i tagli dell’offerta OPEC+.

Al momento in cui si scrive il Brent scambia a 81,31 dollari al barile, con un calo dello 0,18% e i futures WTI a 77,78 dollari al barile, in diminuzione dello 0,09%.

Entrambi i contratti sono scesi di oltre il 5% la scorsa settimana, poiché la domanda implicita di benzina negli Stati Uniti è diminuita rispetto a un anno fa, alimentando le preoccupazioni di una recessione per il principale consumatore mondiale di petrolio.

Il calo del prezzo del petrolio durerà e, soprattutto, subirà un ulteriore crollo? Cosa sta accadendo e cosa aspettarsi.

Prezzo del petrolio: perché sta scendendo?

Prezzo del petrolio indebolito dalle prospettive per la domanda globale piuttosto incerte e dai mercati asiatici dei carburanti che hanno lanciato segnali di allarme sulla contrazione dei margini di raffinazione.

Il West Texas Intermediate è sceso sotto i 77 dollari al barile dopo il calo massimo dalla crisi bancaria di marzo della scorsa settimana. I mercati del gasolio e della benzina in Asia, intanto, stanno crollando, portando alcune raffinerie a prendere in considerazione tagli alla produzione.

L’entità del calo dei margini di raffinazione asiatici ha colto di sorpresa gli analisti di Citigroup Inc., ha affermato la banca in una nota. Mentre il crollo è stato in parte attribuito a


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