Ancora pesi ulteriori sulle spalle dei lavoratori occasionali. A deciderlo l’INPS che ha confermato l’importo di euro 1,75 a carico del lavoratore occasione da sommare alle trattenute sul compenso per ogni singolo mandato di pagamento, relativi a prestazioni quindi per lavori non continuativi.
INPS e Prestazioni occasionali: ancora più soldi per ogni singolo pagamento
La previdenza comunque riporta sempre a carico del prestatore, delle trattenute sul compenso per ogni singolo mandato di pagamento, relativi a prestazioni occasionali .È sempre l’Istituto di previdenza a comunicare, tuttavia, il costo maggiorato degli oneri per il bonifico bancario domiciliato relativi a tale erogazione: l’importo sale a 3,84 euro.
L’aumento è dovuto all’aumento dei prezzi di spedizione. Il compenso per il lavoro occasionale, ai sensi della normativa vigente, è corrisposto entro il giorno 15 del mese successivo a quello della prestazione del servizio. Tuttavia, la scelta del metodo di pagamento rimane nelle mani del creditore.
Si potrà acquisire il prospetto paga mensile
In una piattaforma informatica dedicata è possibile ottenere una busta paga mensile che contiene i dati identificativi dell’utente o degli utenti, l’importo della retribuzione, il contributo relativo all’assicurazione invalidità, vecchiaia e sopravvivenza, nonché l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Circolare-guida sulle prestazioni di lavoro occasionali
Ricordiamo che l’INPS ha pubblicato una circolare-guida sulle prestazioni di lavoro occasionali secondo le due modalità di utilizzo oggi possibili, ossia il Libretto Famiglia e il Contratto di prestazione occasionale, alla luce delle novità sulla disciplina introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.
I limiti del lavoro occasionale
Dal 1° gennaio 2023, dunque, ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, può erogare compensi di importo fino a 10.000 euro per anno civile, tramite Libretto Famiglia o Contratto di prestazione occasionale. Restano fermi, invece, i limiti di compenso pari a 5.000 euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori e di 2.500 euro di compenso per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.