Chiariamo inanzitutto una cosa fondamentale: la finestra temporale per calcolare il limite dei 5mila euro annui per le prestazioni occasionali in compatibilità con l’APE Sociale non parte dalla data di inizio del trattamento previdenziale, ma dall’inizio dell’anno solare.
Cosa dice l’a’ultima circolare INPS
La circolare INPS n. 35/2024 specifica che per verificare il superamento del limite reddituale previsto per le prestazioni occasionali, si tiene conto del reddito annuo derivante da tali attività durante il periodo di percezione dell’APE Sociale, compresi i mesi precedenti alla decorrenza dell’indennità.
È importante sottolineare che la stessa regola si applica anche nell’anno in cui termina il periodo di percezione dell’APE Sociale e si ha il compimento dei 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.
La regola
Lavorare come dipendente e contemporaneamente percepire l’APE Sociale comporta alcune limitazioni e vincoli, ma seguendo le disposizioni INPS e le regole previste dalla Legge di Bilancio è possibile conciliare entrambe le forme di reddito.
In sintesi, si possono svolgere prestazioni occasionali fino a un limite annuo di 5mila euro in compatibilità con l’APE Sociale, ma bisogna rispettare la finestra temporale di calcolo che parte dall’inizio dell’anno solare.