Pressione fiscale record, imprese italiane tra le più tartassate d’Europa

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) La pressione fiscale in Italia ha raggiunto il 43,5% nel 2022. Un dato record, conseguenza non solo di una tassazione elevata, ma anche dellʼinflazione che ha portato a un aumento del gettito delle imposte indirette, come lʼIva.

Dopo il varo della riforma fiscale, la Cgia di Mestre sottolinea come le imprese italiane siano state finora le più tartassate dʼEuropa.

Lo afferma l’ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui nel confronto con i principali Paesi Ue, la percentuale del gettito fiscale riconducibile alle aziende italiane sul totale nazionale è nettamente superiore, ad esempio, a quella tedesca, francese e spagnola.

Rispetto alla media europea scontiamo oltre 2 punti percentuali in più, scrive la Cgia:

  • nel 2020 da noi ha raggiunto il 13,5% (garantendo un gettito di 94,3 miliardi di euro);
  • in Germania era al 10,7% (144, 8 miliardi di imposte versate)
  • in Francia al 10,3% (108,4 miliardi versati)
  • in Spagna al 10,1% (41,7 miliardi di gettito).

Il confronto con le aliquote

Un ulteriore elemento che conferma l’elevato livello di tassazione sulle nostre imprese – prosegue la Cgia – emerge dal confronto delle principali aliquote che gravano sul reddito imponibile delle società. Se in Italia si attesta al 27,9%, tra i nostri principali competitor scorgiamo che in Francia è al 25,8% e in Spagna al 25%. Tra i big solo la Germania, pari al 29,8%, sconta un livello


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