Prescrizione canone di locazione, dopo quanto l’affitto non va più pagato?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’obbligo del pagamento del canone di locazione sorge ovviamente dal contratto d’affitto, in seguito al quale si genera un diritto di credito in capo al proprietario dell’immobile. I diritti di credito, compreso quello del locatore, sono soggetti alla decorrenza della prescrizione. Questo significa che, in caso di inadempimento, il titolare ha un certo periodo di tempo per pretendere il pagamento, oltre il quale cessa l’obbligo e il debito si considera estinto.

Le tempistiche della prescrizione variano a seconda della tipologia del credito, così come anche i termini da cui calcolarla. Conoscere queste informazioni è fondamentale per entrambe le parti contrattuali. Il locatore, conoscendo i termini di prescrizione può agire tempestivamente per interromperla e tutelare il proprio diritto. D’altro canto, l’inquilino deve sapere quando il suo debito è considerato estinto, pur non essendo stato pagato, e quando invece è ancora perseguibile. Scopriamo allora qual è la prescrizione del canone di locazione.

Dopo quanto l’affitto non va più pagato?

La prescrizione dei canoni di locazione è pari a un periodo di 5 anni, i quali decorrono da ogni scadenza pattuita in modo indipendente da altri pagamenti. Non bisogna, quindi, considerare il cannone annuo, bensì si devono verificare le scadenze previste. Di norma, l’affitto deve essere pagato su base mensile, pertanto ogni rata ha una prescrizione indipendente dalle altre.

Veniamo ora a un esempio pratico. Tizio ha concordato con il padrone di casa il pagamento dell’affitto entro il 30 di ogni mese e non ha ancora provveduto alla rata di maggio 2023. Questo significa che è iniziata a decorrere la prescrizione e in assenza di interventi da parte del creditore, la rata non s


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