Power-to-Al: il progetto europeo REVEAL che sfrutta la conversione dell’ossido di alluminio in alluminio

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Power-to-Al

Conserva l’energia rinnovabile in alluminio in estate per generare elettricità, idrogeno o calore quando necessario. Anche dopo mesi e mesi. Il progetto di ricerca europeo REVEAL, finanziato dal programma Horizon Europe e lanciato a luglio di quest’anno, sta lavorando a questo compito.

I Partner del progetto

L’iniziativa coinvolge nove partner, tra aziende e istituzioni scientifiche, provenienti da 7 paesi del Vecchio Continente. Sotto il coordinamento del Täknissetur islandese, i ricercatori hanno impiegato 4 anni per sviluppare una nuova soluzione di storage basata su Power-to-Al. Letteralmente “dall’elettricità all’alluminio”. Il concetto si basa sulla conversione dell’ossido di alluminio in alluminio mediante elettrolisi (elettroestrazione o elettrolisi), un processo utilizzato oggi per la produzione industriale di questo metallo a livello primario. Ma adatta la tecnica per creare un ciclo continuo di accumulo di energia.

“È noto che la produzione di alluminio richiede enormi quantità di elettricità. Questo è generalmente visto come uno svantaggio ambientale, soprattutto se l’elettricità è fornita da centrali elettriche a carbone. Ma cosa succede se per questo processo viene utilizzata solo elettricità rinnovabile e la maggior parte di questa energia non viene persa, ma viene immagazzinata chimicamente nell’alluminio prodotto? E se la stessa energia immagazzinata potesse essere rilasciata molto più tardi e ancora in un luogo diverso?

Accumulo di energia in alluminio ad alta densità

Il progetto REVEAL ha un obiettivo specifico: dimostrare la fattibilità del ciclo di accumulo Power-to-Al ei vantaggi rispetto ad altre tecnologie di accumulo in termini di costi e impatto. Secondo le prime stime, l’accumulo di energia in alluminio dovrebbe fornire una densità volumetrica di stoccaggio superiore a 15 MWh/m3 senza perdite e con un impatto ambientale inferiore rispetto ad altre soluzioni.

dalsito web del progetto si legge: “Facilmente trasportabile, il vettore energetico può essere utilizzato per produrre calore ed elettricità o idrogeno, dove e quando necessario, in unità scalabili da pochi kW a MW. Questa rivoluzionaria soluzione di accumulo di energia ad alta densità consentirà la flessibilità di coprire il fabbisogno energetico anche in dispositivi piccoli e offline, e soprattutto durante le stagioni in cui la domanda è molto più alta di quanto la produzione locale possa coprire. delle energie rinnovabili”.

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