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UnipolSai sarà più presente nell’azionariato della Banca Popolare di Sondrio, il gruppo delle province lombarde più settentrionali dove da due anni è già il primo azionista con il 9,5% del capitale. La compagnia assicurativa bolognese avrebbe inoltrato, due mesi fa, richiesta di autorizzazione alla Bce per salire al 19,99% nella banca valtellinese. Una mossa che in teoria potrebbe portare il gruppo Unipol alla stessa soglia posseduta in Bper, quarta banca italiana. E che potrebbe rivelarsi, a posteriori, una tappa rilevante per l’eventuale integrazione tra i due istituti.
Il dossier, secondo fonti bancarie, sarebbe stato preparato con la banca d’Italia. Nei mesi scorsi l’interlocuzione sarebbe stata lunga e serrata. Anche perché, se è vero che la vigilanza europea ha più volte espresso l’auspicio di consolidare il settore bancario tramite fusioni, la vigilanza nazionale ha l’interesse a mantenere autonomi i gruppi in buona salute — e certo Sondrio è tra questi — a tutela della “biodiversità” del sistema.
Ottenuto l’ok della vigilanza europea, UnipolSai potrà arrotondare la quota in Sondrio, a sostegno dell’amministratore delegato Mario Pedranzini e del consiglio di amministrazione presieduto da Francesco Venosta (che sedici mesi fa appoggiò in assemblea, determinandone l’affermazione contro la lista di minoranza dei fondi).
L’azionista, guidato dal presidente Carlo Cimbri, ha motivato più volte la strategicità della quota con gli accordi di distribuzione di polizze attivati a Sondrio dalle controllate bolognesi Arca Vita e Arca Assicurazioni e rinnovati lo scorso dicembre. Ma Unipol non ha mai nemmeno nascosto la strategia di “socio perno” nel settore bancario italiano, deciso a creare un polo forte intorno a Bper, che dal 2017 ha condotto all’acquisto di Cariferrara, Unipol Banca, 620 sportelli da Ubi e, infine, recentemente anche Carige.
Non è da escludere, dunque, che un domani il socio forte di Bper e di Sondrio trovi opportuno proporre la loro fusione, magari scambiando azioni, per insidiare Banco Bpm come terzo polo bancario nazionale.
Azioni Banca popolare di Sondrio: quotazioni superano il Supertrend ma entrano in stallo
Le azioni della Banca popolare di Sondrio sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine, anche grazie alla performance positiva registrata nella seduta di venerdì (+1,13%). Dopo un’apertura al di sopra della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno dapprima intrapreso un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 4,516, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un minimo a quota 4,386. Nel corso del pomeriggio, poi, i corsi sono nuovamente rimbalzati andando a chiudere sul finale a 4,486 euro.
Tale movimento intraday ha permesso all’azione di creare un pattern di analisi candlestick assimilabile al “Doji”, indicante una generalizzata indecisione da parte degli operatori. Struttura grafica che è coerente con l’attuale situazione fondamentale in cui si trova la banca: da un lato le quotazioni dovrebbero salire per effetto degli acquisti mirati da parte di UnipolSai, mentre dall’altro è il comparto bancario nel suo complesso che sta trainando la Borsa italiana al ribasso.
In pratica, un momento di stallo, confermato anche dal fatto che il superamento dell’importante indicatore Supertrend, avvenuto mercoledì scorso, non ha dato avvio ad alcuna accelerazione rialzista ma, al contrario, i corsi sono rimasti pressoché stabili sotto la resistenza presente sul livello 4,500. Il sentiment sul titolo rimane comunque positivo. Se l’indice di piazza Affari dovesse invertire, infatti, Banca Popolare di Sondrio potrebbe essere la prima a ripartire con forza.
Dal punto di vista operativo, perta
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