PNRR Italia: ecco riforme attuate e progetti in corso dopo il primo anno

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) L’Italia è alle prese con il raggiungimento dei traguardi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma di ripresa economica che aiuterà l’Unione europea a riparare i danni causati dalla pandemia di Covid-19 e dalla conseguente emergenza sanitaria. Ogni ministero cerca di correre sui traguardi da conquistare entro la fine dell’anno, ma a che punto è davvero il PNRR? Il network PwC Italia ha riepilogato lo stato di avanzamento dei progetti nel corso dell’evento “PNRR un anno dopo: le riforme attuate, i progetti in corso ed il punto di vista del mercato”, il secondo appuntamento del ciclo di “Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa”.

PNRR Italia: le riforme attuate dopo il primo anno

Approvato nel 2021 come parte integrante del Next Generation EU, il PNRR italiano conta su un’erogazione complessiva di 191,5 miliardi di euro, di cui 121 miliardi (il 63,5%) in prestiti e 70 miliardi (il 36,5%) in sovvenzioni a fondo perduto da impiegare entro il 2026. Gli investimenti e le riforme si articolano in sei Missioni (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute) e centinaia di progetti da attuare su tutto il territorio nazionale da Nord a Sud.

Nel biennio 2021-2022 sono state erogate due tranche di finanziamenti pari a 66,9 miliardi di euro e il governo italiano ha appena inviato alla Commissione Europea la richiesta per il pagamento della terza rata da 21 miliardi. L’istanza è arrivata dopo aver raggiunto i 55 obiettivi (di cui 23 riforme e 32 investimenti) previsti per il secondo semestre del 2022. Le riforme dopo il primo anno, al 31 dicembre 2022, sono state attuate in diversi campi d’azione.

Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo): 12 investimenti (in particolare nelle infrastrutture digitali e nella cybersecurity con l’istituzione e il lancio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e 12 riforme, tra cui quelle del processo civile e penale, del quadro in materia di insolvenza, dell’amministrazione fiscale e in tema di concorrenza.

Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica): 1 riforma in tema di servizi idrici integrati e 9 investimenti, tra i quali gli interventi sulla resilienza climatica delle reti, le isole verdi, le green communities e il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane con 1.650.000 alberi piantati.

Missione 3 (Infrastrutture per una mobilità sostenibile): 3 riforme (semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica, concessioni portuali, cold ironing ovvero il processo per ridurre le emissioni dalle navi) e 3 investimenti sull’alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania, lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffi


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