(Money.it) I pipistrelli sono serbatoi di virus e tra questi il più noto è proprio il coronavirus protagonista dell’ultima pandemia vissuta, ovvero Sars-Cov-2. Nel corso degli ultimi anni sono stati studiati i pipistrelli e gli altri serbatoti di virus in tutto il mondo, in particolare nelle zone della Cina. L’attenzione si è focalizzata sui luoghi dell’origine della diffusione, eppure di recente sono stati scovati alcuni pipistrelli infetti anche nel Regno Unito. I pipistrelli sono animali che nidificano ovunque, anche in Europa e potrebbero essere questi i serbatoi di future minacce pandemiche.
Non si studiano però con lo stesso livello di allarme i pipistrelli europei e quelli cinesi o di altre zone considerate più a rischio. Questo atteggiamento però ci metto nella condizione di non avere i dati aggiornati sui virus in grado di compiere il salto di specie (zoonosi).
A lanciare un messaggio preoccupato sull’assenza di ricerca in Europa è stato un articolo del genetista evoluzionista Vincent Savolainen. Su Nature Communications l’autore ha pubblicato la scoperta di nuovi coronavirus nei pipistrelli del Regno Unito. L’Europa e il Regno Unito sono stati sistematicamente trascurati nella ricerca, afferma Savolainen, ed è necessario colmare questa lacuna.
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