(QuiFinanza.it) L’Agenzia delle Entrate sta passando al vaglio la posizione di molti contribuenti che hanno fatto richiesta per il Superbonus. L’ipotesi è quella di abuso di diritto e, partendo dai controlli automatici condotti, ha avuto inizio una sorta di “caccia ai condomini” fasulli.
Superbonus, i furbetti del condominio
Sotto stretta analisi da parte dell’Agenzia delle Entrate i contribuenti che hanno dato vita a un condominio poco prima di richiedere l’accesso al Superbonus. A caccia di casi di abuso di diritto.
In alcune fasi l’opzione condominio è stata quasi l’unica modalità per garantirsi l’accesso a tale agevolazione. Ciò escludeva dall’elenco dei beneficiari i proprietari di villette, ad esempio. Una situazione che ha spinto svariati soggetti a frazionare il proprio immobile, registrando la documentazione necessaria per la realizzazione di un condominio in piena regola.
Quello delle villette private non però l’unico esempio possibile. I lavori di ristrutturazione agevolati dal Superbonus non erano ammessi anche per gli immobili di proprietà di società. I titolari di redditi di impresa, infatti, avevano unic
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