Il piede piatto dell’adulto è un piede che appare con una maggiore sporgenza della tibia e dell’astragalo su un lato. Può essere un’evoluzione di un piede piatto infantile, non curato durante l’infanzia, e che, a causa di una combinazione di fattori degenerativi che si verificano nella mezza età, diventa sintomatico e progredisce
Le caratteristiche e tipologie
Il termine “piede piatto” deriva dall’espressione inglese flat foot ed è quindi una combinazione delle parole “foot” e “plate”. Questo è un soprannome che viene dato agli agenti di polizia americani.
Il piede normale è sostenuto da 3 archi:
- Mediale, va dal tallone al primo metatarso.
- Laterale, va dal tallone al quinto metatarso.
- Trasverso, va dal primo al quinto metatarso.
Ogni punto del piede corrisponde a una percentuale del carico. Spesso ci sono stati di appiattimento o carie quando c’è una violazione della pronazione o della supinazione. Con il termine piede piatto si intende l’arco mediale del piede, che è meno curvo del normale e, a seconda del grado di piede piatto, troviamo l’astragalo sempre più vicino al suolo.
Pes cavus è l’esatto opposto, il che significa aumento della tensione muscolare e tendinea che crea una trazione sufficiente per aumentare l’arco mediale. Possiamo quindi affermare che la differenza tra piede piatto e piede cavo risiede nella tensione dei muscoli tendinei. Più debole è il muscolo, più piatto è il piede, al contrario, nel piede cavo troveremo una fascia plantare tesa.
Le cause, il trattamento e quando effettuare l’intervento
Le cause del piede piatto negli adulti comprendono sia lo stato scheletrico e morfologico del piede, già presente nell’infanzia e nell’adolescenza, sia l’imposizione di una crescente insufficienza muscolare del tendine tibiale posteriore, che porta all’instabilità dell’articolazione sottoastragalica.
Si tratta di una malattia tipica delle donne di mezza età, quindi in menopausa e sovrappeso. Il fattore ormonale, insieme al fattore meccanico dell’eccesso di peso corporeo, porta alla progressiva degenerazione del tendine tibiale posteriore, che è il maggior baluardo contro la distensibilità dell’arco plantare. I piedi piatti nei bambini non sempre progrediscono verso i piedi piatti sintomatici negli adulti che richiedono un trattamento chirurgico.
Il trattamento negli adulti deve essere riservato ai piedi piatti sintomatici, dolorosi o funzionalmente compromessi. Può essere conservativo, con plantari ortopedici destinati a correggere la pronazione nei casi iniziali o quando le condizioni del paziente rendono impossibile il trattamento chirurgico.