Il mercato azionario europeo ha chiuso in territorio negativo mentre Wall Street ha registrato un rialzo dopo l’annuncio dei dati sorprendentemente solidi sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. L’S&P500 ha guadagnato lo 0,9% e il Nasdaq è salito del 1%.
Ftse Mib in calo a Piazza Affari
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato una flessione dell’1,3% a 34.010 punti, con la maggior parte dei titoli in ribasso. Le principali società del settore delle utilities come Snam, Italgas e Terna hanno registrato cali significativi, insieme a Mps. In controtendenza Eni ha chiuso in positivo con un aumento del 1% grazie all’annuncio del nuovo piano di buyback, insieme a Leonardo che ha registrato un incremento dell’0,8%.
I dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti
Il rapporto sull’occupazione di marzo negli Stati Uniti ha evidenziato un numero di nonfarm payrolls di 303 mila, molto al di sopra delle aspettative. Il tasso di disoccupazione è rimasto contenuto al 3,8% e i salari medi orari sono cresciuti del 4,1% su base annua. Questi numeri confermano la forza del mercato del lavoro americano e riducono la probabilità di un taglio dei tassi della Fed a giugno. Si pensa che la banca centrale potrebbe iniziare a tagliare il costo del denaro da luglio in poi.
Dati economici in Europa e prossimi eventi
In Europa sono stati resi noti gli ordini di fabbrica della Germania e le vendite al dettaglio dell’eurozona, entrambi inferiori alle aspettative. Prossimamente sono attesi i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e la riunione della Bce, che probabilmente confermerà i tassi attuali in attesa di un possibile intervento a giugno.
Andamento dei rendimenti obbligazionari e delle materie prime
I rendimenti sull’obbligazionario sono in rialzo, con il Treasury a 10 anni statunitense al 4,37% e il decennale italiano al 3,82%. Lo spread Btp-Bund si è ampliato a 142 punti base. Il petrolio Brent ha mantenuto un prezzo sopra i 91 dollari al barile e l’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico a 2.324 dollari l’oncia.
Situazione sul Forex e dichiarazioni della BoJ
Il cambio euro/dollaro è tornato a 1,083 dopo le volatilità causate dai dati sull’occupazione Usa, mentre il dollaro/yen si è attestato a 151,6. Il governatore della BoJ ha suggerito la possibilità di un secondo rialzo dei tassi nella seconda metà del 2024