All’indomani del crollo vertiginoso di Monte dei Paschi di Siena (MPS), il titolo della banca toscana è tra i migliori del listino. Anche Banco BPM e BPER si posizionano in cima al FTSE MIB, mentre UniCredit e Intesa Sanpaolo mostrano incrementi rispettivamente dello 0,9% e dell’1,6% e tutto ciò nonostante l’atteso taglio dei tassi da parte della BCE.
Mps e Banco BPM al centro dell’attenzione
L’attenzione del mercato si è concentrata su MPS, in ripresa dopo il crollo causato da una nuova controversia giudiziaria. Anche Banco BPM ha attirato l’interesse degli investitori in seguito all’intervista del CEO Giuseppe Castagna a Il Sole 24 Ore. Castagna ha escluso la possibilità di una fusione con MPS, ribadendo l’intenzione di Banco BPM di proseguire come entità indipendente.
“Non ci sono oggi le condizioni per un’operazione straordinaria. E vedremmo molto rischioso distrarci da questo percorso stand alone che vogliamo continuare con grande determinazione,” ha dichiarato Castagna. Tuttavia, ha anche sottolineato che Banco BPM è attualmente sottovalutato, con una capitalizzazione di mercato di circa 9,8 miliardi di euro, ma con un potenziale valore superiore ai 12 miliardi se gli utili continueranno a crescere.
Strategie future e valutazioni degli analisti
Gli analisti di Equita SIM hanno commentato positivamente l’intervista di Castagna, notando che Banco BPM potrebbe rivedere al rialzo le previsioni di utile per il 2024. La banca potrebbe considerare di rafforzare la propria rete distributiva attraverso accordi con piccole banche locali o acquisizioni di reti di consulenti finanziari, espandendo così la sua presenza nel risparmio gestito, assicurazioni e credito al consumo.
Castagna ha inoltre menzionato che un consolidamento bancario in Italia potrebbe essere posticipato di almeno 18-24 mesi, con Banco BPM pronta a operare autonomamente nel frattempo. Questo ottimismo si riflette nella performance del titolo, che ha registrato un incremento del 150% negli ultimi tre anni.