Piazza Affari: quasi -2 punti percentuali in chiusura sotto l’effetto europee e Macron

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Piazza Affari Milano

Il Ftse Mib di Piazza Affari ha terminato la giornata con una significativa perdita dell’1,9%, chiudendo a 33.874 punti. Questa è stata la peggiore performance tra le principali borse europee. Le banche sono state tra le più colpite, con Mps che ha registrato un calo del 4,9% e Banco Bpm in discesa del 4,35%. Anche titoli industriali come Leonardo e Saipem hanno sofferto, segnando rispettivamente un -4,5% e un -4,1%.

Nonostante il clima generale negativo, alcuni titoli sono riusciti a chiudere in territorio positivo. Brunello Cucinelli ha guadagnato lo 0,9%, mentre Amplifon ha registrato un incremento dello 0,6%, distinguendosi come poche note positive in una giornata dominata dalle vendite.

Effetti delle elezioni europee e lo spread Btp-Bund

Le recenti elezioni europee continuano a influenzare i mercati finanziari, con particolare tensione in Francia. Le speculazioni su possibili dimissioni del presidente Emmanuel Macron, successivamente smentite, hanno innescato un’ondata di vendite sui titoli di stato francesi e di altri paesi percepiti come rischiosi, tra cui l’Italia. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha raggiunto i 150 punti base, per poi ridursi a 144 punti base. Il rendimento del decennale italiano è salito al 4,06%, mentre il benchmark tedesco ha toccato il 2,62%.

Attese per gli Stati Uniti e altre notizie economiche

L’attenzione degli investitori si sposta ora sugli Stati Uniti, dove sono attesi i dati sull’inflazione e le decisioni della Federal Reserve. Si prevede che la banca centrale americana mantenga i tassi di interesse invariati, ma saranno cruciali le dichiarazioni del presidente Jerome Powell e le proiezioni dei funzionari sulla futura traiettoria dei costi di finanziamento.

Sul fronte tecnologico, Apple ha raggiunto un nuovo record intraday, grazie alle novità nel campo dell’intelligenza artificiale e a una partnership strategica con OpenAI.

Nel Regno Unito, i dati sul mercato del lavoro hanno mostrato un aumento della disoccupazione e una crescita sostenuta dei salari, mettendo sotto pressione la Bank of England. Nel frattempo, venerdì si riunirà anche la Bank of Japan, che potrebbe annunciare una riduzione degli acquisti di obbligazioni.

Materie prime e valute

Tra le materie prime, il petrolio ha mantenuto i guadagni della seduta precedente, con il Brent che si attesta a 81,7 dollari al barile. L’oro è rimasto stabile, oscillando intorno ai 2.310 dollari l’oncia. Sul mercato Forex, l’euro ha perso terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,073, mentre il dollaro si è rafforzato sullo yen, salendo a 157,3.

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