La giornata di trading si è conclusa con perdite significative per le borse europee, con il Ftse Mib che ha registrato un calo dell’1,65%, chiudendo a 33.393 punti. Le vendite sono state particolarmente intense su titoli come Stellantis, Fineco e Saipem.
Settori in controtendenza
Nonostante il clima di vendite generalizzato, alcuni settori hanno registrato performance positive. Amplifon, Leonardo e Campari sono riusciti a chiudere in territorio positivo, resistendo alle pressioni ribassiste del mercato.
Tensioni geopolitiche e politica monetaria al centro dell’attenzione
La giornata è stata caratterizzata da un’attenzione particolare sulle tensioni geopolitiche e sulla politica monetaria. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha confermato la possibilità di tagliare i tassi in assenza di shock, mentre il numero uno della Fed, Jerome Powell, interverrà più tardi.
Il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso le stime aggiornate su crescita e inflazione, prevedendo un aumento del Pil globale nel 2024 e nel 2025. Per l’Italia, si prevede un Pil in crescita dello 0,7% per quest’anno e il prossimo.
Dati macroeconomici e trimestrali
Dall’agenda macroeconomiche sono giunti dati in linea con le attese sulla produzione industriale Usa e sull’indice Zew tedesco. La stagione delle trimestrali statunitensi prosegue con i conti di Morgan Stanley che hanno battuto le aspettative in termini di utili.
I rendimenti obbligazionari sono in rialzo, con il Treasury decennale al 4,64% e il biennale al 4,95%. Lo spread Btp-Bund si amplia a 144 punti base. Sul fronte delle materie prime, il petrolio Brent oscilla attorno ai 90 dollari al barile, mentre l’oro risale a 2.385 dollari l’oncia.
Nel mercato Forex, il cambio euro/dollaro resta stabile in area 1,063, mentre il dollaro/yen si apprezza a quota 154,5.