Piazza Affari ha chiuso la giornata in testa alle borse europee, con l’indice Ftse Mib in aumento dell’1% (35.151 punti) con gli acquisti che si sono concentrati in particolare sul settore bancario, grazie alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron riguardo a possibili fusioni e acquisizioni (M&A) tra istituti europei.
Tra i principali protagonisti del rialzo troviamo Bper Banca, che ha registrato un incremento del 5%, e Banco Bpm, in crescita del 2,8% e anche i titoli industriali hanno avuto una giornata positiva, con Iveco e Saipem entrambe in aumento del 3,1%. Al contrario, Italgas ha subito un calo dell’1,7% dopo la pubblicazione dei conti trimestrali e l’avvio di trattative in esclusiva per l’acquisizione di 2i Rete Gas. In rosso anche Terna (-1,8%) e Pirelli (-1,3%).
Dati USA e dichiarazioni Fed
Nella giornata sono stati diffusi i dati statunitensi sui prezzi alla produzione, che sono risultati superiori alle aspettative con un incremento dello 0,5% su base mensile, ma alcuni indicatori chiave, in ottica Pce core, hanno mostrato una moderazione dell’inflazione. Attenzione ora puntata sui dati sui prezzi al consumo, attesi per domani, che dovrebbero indicare un rallentamento e nel frattempo, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato la necessità di ulteriori prove di una discesa sostenibile dei prezzi prima di procedere a un eventuale taglio dei tassi di interesse.
In Europa, l’indice ZEW tedesco di maggio è salito a 47,1 punti dai 42,9 precedenti, segnalando un miglioramento delle aspettative economiche, ma wuesta settimana, l’attenzione sarà rivolta anche ai dati sulle vendite al dettaglio e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, oltre ai dati finali sull’inflazione europea, che potrebbero rafforzare le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Bce a giugno.
Mercati obbligazionari, materie prime e valute
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si è mantenuto stabile intorno ai 134 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,88% e quello del Bund al 2,54%, mentre nel mercato delle materie prime, le quotazioni del petrolio hanno registrato un nuovo calo, con il Brent sceso a 82,4 dollari al barile. Nel mercato dei cambi, il rapporto euro/dollaro ha superato quota 1,08, mentre il cambio dollaro/yen si è attestato a 156,5, movimenti che riflettono le attuali dinamiche economiche e le aspettative di politica monetaria nei principali blocchi mondiali.