Piazza Affari e mercati europei in subbuglio nel elezioni

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Piazza Affari

A Piazza Affari il FTSE Mib ha aperto in forte ribasso, perdendo oltre l’1% e scendendo a 34.263 punti. Tra i titoli più penalizzati ci sono stati Stellantis, STMicroelectronics, Telecom Italia e Banco BPM. Anche la Borsa di Parigi ha subito un calo significativo, con il CAC 40 che ha perso oltre il 2%, trascinato verso il basso dai titoli bancari come Société Générale, BNP Paribas e Credit Agricole.

La vittoria di Meloni in Italia e l’impatto sullo spread BTP-Bund

In Italia, la vittoria di Giorgia Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia ha influenzato il mercato obbligazionario. Con il 28,9% dei voti, FdI si è confermato il primo partito italiano. Anche il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, ha ottenuto buoni risultati con il 24,5%, mentre il Movimento 5 Stelle ha registrato una performance deludente.

I rendimenti dei BTP a 10 anni sono saliti di 6 punti base, superando nuovamente il 4% e lo spread tra BTP e Bund tedeschi è aumentato di 5 punti base, raggiungendo i 138 punti base.

Aspettative per l’inflazione negli Stati Uniti e decisioni della Fed

La settimana è cruciale anche per le decisioni della Federal Reserve degli Stati Uniti. L’attesa per l’annuncio dei tassi di interesse, prevista per mercoledì 12 giugno, e la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo di maggio, prevista per domani, sono eventi chiave che potrebbero influenzare significativamente i mercati globali.

Il report sull’occupazione degli Stati Uniti pubblicato la scorsa settimana ha mostrato una crescita dei posti di lavoro superiore alle aspettative, aumentando le speculazioni su un possibile mantenimento dei tassi da parte della Fed. Jerome Powell, presidente della Fed, dovrebbe fornire indicazioni sulla politica monetaria futura, con il mercato che si aspetta che i tassi rimangano invariati tra il 5,25% e il 5,5%.

L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è previsto in aumento del 3,4% su base annua, in linea con il dato di aprile, mentre l’indice core, che esclude le componenti volatili, dovrebbe crescere del 3,5% su base annua.

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