Piazza Affari registra un incremento significativo in chiusura di giornata con il Ftse Mib che ha chiuso in rialzo dell’1,09%, raggiungendo 33.844,95 punti. A trainare il listino sono state le performance di Mps, Bper e Leonardo.
Mps in testa grazie alle parole del ministro Giorgetti
A spiccare è stato il titolo Mps, che ha guadagnato il 5,7% dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti su una possibile operazione industriale, seguendo il modello Ita-Lufthansa. Questo ha alimentato l’ottimismo degli investitori sulla futura stabilità e crescita della banca senese.
Anche Bper ha mostrato una performance robusta, salendo del 3,6% grazie all’aumento della partecipazione di Unipol nella banca, passata dal 19,85% al 24,62%. Un altro titolo in evidenza è stato Leonardo, che ha guadagnato il 3,8% dopo aver siglato un accordo con Rheinmetall per una joint venture nel settore della difesa terrestre.
Dati macro USA indicano un raffreddamento economico
Negli Stati Uniti, alcuni dati macroeconomici hanno suggerito un raffreddamento dell’economia e del mercato del lavoro. Il report Adp sull’occupazione nel settore privato ha mostrato la creazione di 150 mila nuovi posti di lavoro, meno del previsto. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate, indicando una crescente difficoltà nel trovare occupazione. L’indice Ism dei servizi è sceso al livello più basso degli ultimi quattro anni, attestandosi a 48,8 punti.
Questi segnali rafforzano la prospettiva di possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Fed nel 2024. In serata saranno pubblicati i verbali della Fed, seguiti domani da quelli della Bce, mentre cresce l’attesa per le elezioni in Francia e Regno Unito previste per il fine settimana.
Mercati delle materie prime e valutario
Nel settore delle materie prime, il prezzo del petrolio Brent è rimasto stabile a 86,3 dollari al barile, nonostante una significativa riduzione delle scorte statunitensi rilevata dai dati Eia. L’oro, invece, è risalito a 2.361 dollari l’oncia.
Sul mercato dei cambi, il cambio euro/dollaro ha superato quota 1,08, influenzato dai deboli dati economici statunitensi. Il cambio dollaro/yen è rimasto stabile a 161,3.
Spread Btp-Bund in calo
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi è sceso a 140 punti base. Il rendimento del decennale italiano è calato al 3,97%, mentre il benchmark tedesco si è attestato al 2,57%.