In chiusura di giornata, a Piazza Affari, il Ftse Mib guadagna lo 0,7%, raggiungendo i 32.908 punti. Tra i titoli in evidenza, Leonardo registra un aumento del 2,9%, Banca Popolare di Sondrio segna un +2,8%, e Unipol avanza del 2,6%. In controtendenza, Erg crolla del 4,8% a seguito del giudizio “underperform” assegnato da Bank of America.
Dati macroeconomici contrastanti dalla Cina
La giornata è stata povera di spunti macro significativi, nonostante l’attenzione sui dati economici provenienti dalla Cina. Le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, ma i numeri sulla produzione industriale e gli investimenti si sono rivelati deludenti. Inoltre, i prezzi delle case sono scesi notevolmente, riflettendo le tensioni persistenti nel settore immobiliare. La banca centrale cinese ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse, nonostante alcune previsioni di un possibile taglio.
Tensioni in Francia e focus sulle banche centrali
Philip Lane, capoeconomista della Bce, ha cercato di minimizzare le tensioni sul mercato francese causate dall’incertezza politica, suggerendo che un eventuale taglio dei tassi potrebbe arrivare solo a settembre. La presidente Christine Lagarde ha dichiarato che l’istituto continuerà a monitorare i mercati, mentre il vicepresidente Luis de Guindos ha espresso preoccupazione per la situazione in Francia.
Negli Stati Uniti, il rapporto sull’attività manifatturiera dello Stato di New York ha mostrato un miglioramento, con un valore di -6,0 punti rispetto ai -15,6 di maggio. Domani saranno attesi i dati sulle vendite al dettaglio negli USA. Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà rivolta anche all’inflazione del Regno Unito e agli indici PMI. Sul fronte della politica monetaria, gli occhi sono puntati sulle riunioni delle banche centrali di Australia, Norvegia, Regno Unito e Svizzera.
Movimenti nel mercato obbligazionario e delle materie prime
Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund è calato a 152 punti base, dopo la fiammata della scorsa settimana, con il rendimento del decennale italiano al 3,93% e quello del benchmark tedesco in aumento al 2,41%.
Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent ha superato gli 83 dollari al barile, continuando il rally delle ultime sedute, mentre l’oro è sceso a 2.318 dollari l’oncia. Sul mercato valutario, l’euro si attesta a 1,072 contro il dollaro, mentre il dollaro/yen sale a 157,8.