Le borse europee chiudono in rosso, in linea con Wall Street, a causa dei marcati rialzi dei rendimenti obbligazionari. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib termina in ribasso dell’1,47%, fermandosi a 34.150,54 punti. Tra i titoli peggiori spicca Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) che perde il 5,4% dopo l’indagine sui bilanci 2016-2017 per far luce sugli aiuti di Stato. In negativo anche Iveco Group (-4,5%), Saipem (-3,3%) e Interpump (-3,7%). Diasorin, invece, chiude in controtendenza con un guadagno del 2,2%.
Inflazione tedesca e attese per i dati europei
I prezzi al consumo in Germania hanno mostrato un’accelerazione a maggio, con l’indice armonizzato in aumento del 2,8% su base annua, rispetto al 2,4% di aprile, un incremento che ha destato preoccupazioni in vista del dato sull’inflazione della zona euro previsto per venerdì. Nello stesso giorno verrà pubblicato anche il PCE core statunitense, la misura delle pressioni inflazionistiche preferita dalla Federal Reserve.
L’attenzione degli investitori è rivolta anche ai PMI cinesi di venerdì, dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL della Cina per quest’anno e il prossimo, rispettivamente al 5% e al 4,5%.
Rendimenti obbligazionari, materie prime e cambi
Il mercato obbligazionario vede un aumento dei rendimenti, con particolare attenzione all’asta odierna dei Treasury a 7 anni. Lo spread BTP-Bund si amplia leggermente a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano vicino al 4% e quello del Bund al 2,68%.
Nel frattempo, il mercato delle materie prime vede l’oro stabile a 2.340 dollari l’oncia, mentre il petrolio Brent oscilla intorno agli 84 dollari al barile. Gli investitori guardano con preoccupazione alle tensioni geopolitiche e alla riunione OPEC+ prevista per il 2 giugno.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si indebolisce a 1,081, mentre il dollaro/yen supera la soglia dei 157.