Chiusura positiva per Piazza Affari e le principali borse europee, nonostante un avvio debole di Wall Street. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo dello 0,9%, raggiungendo 34.447 punti. Gli acquisti sui titoli bancari hanno trainato il mercato, con Intesa Sanpaolo in crescita del 2,3%, Banco BPM del 2,7% e BPER Banca del 2,9%. Erg ha registrato un incremento del 6,85%. In controtendenza Pirelli, che ha segnato un calo del 4,5% a causa dell’uscita dell’azionista cinese Silk Road tramite un collocamento presso investitori professionali.
Dati macroeconomici contrastanti dagli Stati Uniti
La seconda rilevazione del PIL statunitense per il primo trimestre del 2024 ha evidenziato una crescita dell’1,3%, in calo rispetto all’1,6% della prima stima. La revisione è stata determinata da una lettura più debole dei consumi, la cui crescita è scesa dal 2,5% al 2,0%. Questo dato arriva alla vigilia della pubblicazione dell’indice core PCE, la metrica d’inflazione preferita dalla Fed, che è prevista stabile al 2,8% per aprile.
Domani verranno rilasciati anche i dati sui prezzi al consumo della zona euro, dopo che Germania e Spagna hanno mostrato un’accelerazione dell’inflazione. Nell’Eurozona, la disoccupazione è scesa ulteriormente al 6,4%, raggiungendo i minimi storici, mentre il sentiment economico ha registrato un miglioramento nel mese di maggio.
Obbligazionario, materie prime e valute
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra BTP e Bund tedeschi è tornato in area 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,96% e quello del Bund al 2,6%. Tra le materie prime, l’oro si attesta a 2.343 dollari l’oncia, mentre il petrolio Brent è quotato intorno agli 83 dollari al barile. L’attenzione degli operatori è rivolta alle tensioni geopolitiche e alla riunione OPEC+ prevista per domenica.
Nel mercato valutario, l’euro si è apprezzato rispetto al dollaro, con il cambio euro/dollaro che ha raggiunto 1,084. Il dollaro si è invece indebolito rispetto allo yen, con il cambio dollaro/yen a 156,7.