Piazza Affari chiude in positivo con Saipem e Telecom Italia che brillano

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Piazza Affari Milano

Le principali borse europee hanno chiuso in territorio positivo in una giornata caratterizzata dalla chiusura per festività di Wall Street e Londra. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato un aumento dello 0,79%, chiudendo a 34.761,97 punti. Tra i titoli protagonisti, spiccano Saipem e Telecom Italia, mentre Banca Mediolanum e STM hanno segnato un calo.

Saipem ha brillato con un guadagno del 3,6%, seguita da Telecom Italia che ha chiuso in rialzo del 2,3%. Al contrario, Banca Mediolanum ha registrato una flessione dello 0,8% e STM dello 0,6%. Questi movimenti hanno contribuito a una chiusura prevalentemente positiva per il listino milanese.

Mercati e indici economici

In giornata è stato diffuso l’indice tedesco IFO di maggio, rimasto stabile a 89,3 punti, un dato inferiore alle aspettative. Il capo economista della BCE, Philip Lane, ha confermato un taglio dei tassi previsto per giugno, mantenendo però una politica monetaria restrittiva. Anche Villeroy ha suggerito che un ulteriore taglio potrebbe essere considerato per luglio.

Gli investitori guardano già ai dati chiave in uscita venerdì, tra cui l’inflazione della zona euro e il PCE core statunitense. Prima di questi, saranno pubblicati i dati sui prezzi al consumo in Germania (mercoledì), la fiducia dei consumatori americani (martedì) e i PMI cinesi (venerdì).

Obbligazionario, materie prime e andamento del Forex

Nel mercato obbligazionario, i rendimenti sono in calo, con lo spread Btp-Bund a 128 punti base. Il decennale italiano si attesta al 3,83%, mentre il Bund tedesco è al 2,55%.

Tra le materie prime, l’oro ha superato i 2.350 dollari l’oncia e il prezzo del greggio ha recuperato terreno dopo le recenti vendite. Il Brent è risalito a 82,6 dollari al barile in vista della riunione dell’OPEC+ prevista per il 2 giugno.

Nel mercato valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,086, mentre il dollaro/yen è poco sotto quota 157. La Banca del Giappone ha indicato un’apertura a rialzi graduali dei tassi, influenzando così il valore dello yen.

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