Piazza Affari ha registrato una giornata positiva, nonostante l’assenza di Wall Street chiusa per la festività dell’Independence Day. Il Ftse Mib ha segnato un incremento dello 0,8%, chiudendo a 34.106 punti. In evidenza, Finecobank ha guadagnato il 2,5% grazie ai dati positivi sulla raccolta di giugno, mentre Leonardo e Iveco Group hanno rispettivamente chiuso con rialzi del 2,1% e del 2,2%. Saipem e Amplifon hanno invece subito lievi cali dello 0,6% e dello 0,4%.
Dati macroeconomici e decisioni di politica monetaria
La giornata è stata caratterizzata da una scarsità di spunti macroeconomici, eccezion fatta per i deludenti dati sugli ordini di fabbrica tedeschi, che hanno registrato un calo dell’1,6% a maggio, segnando un -8,6% su base annua. I verbali della Banca Centrale Europea hanno rivelato divergenze tra i membri circa la fiducia necessaria per un taglio dei tassi già a giugno. Nel frattempo, le ultime indicazioni macroeconomiche provenienti dagli Stati Uniti hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, in attesa del report sul mercato del lavoro di giugno.
Le elezioni nel Regno Unito e il secondo turno elettorale in Francia, previsto per domenica, continuano a catalizzare l’attenzione degli investitori.
Spread e materie prime
Nel settore obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si è mantenuto stabile a 139 punti base, dopo il calo di ieri. Il rendimento del decennale italiano è vicino al 4%, mentre il Bund tedesco si attesta intorno al 2,61%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio si mantiene sui massimi degli ultimi due mesi, con il Brent che si attesta a 87,4 dollari al barile, sostenuto dal calo delle scorte statunitensi e dagli effetti dell’uragano Beryl. L’oro si conferma stabile nell’area dei 2.360 dollari l’oncia.
Mercati valutari
Nel mercato valutario, il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a 1,08, influenzato dai deboli dati americani di ieri. Il dollaro/yen ha subito un leggero calo a 161,2, tra speculazioni su un possibile, ma graduale, inasprimento della politica monetaria da parte della Bank of Japan.