Piazza Affari chiude di poco sotto la parità, mentre STM raccoglie un bel 2,2%

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Piazza Affari Milano

Chiusura di settimana negativa per il Ftse Mib in calo dello 0,35%, che si è fermato a 33.987 punti. A Piazza Affari, Amplifon ha subito un tracollo del 6,5% dopo che Bank of America ha ridotto il target price da 42 a 40 euro, pur mantenendo il giudizio positivo Buy. Telecom Italia ha registrato una flessione del 3,1%, mentre Stm ha guadagnato il 2,2%, sostenuta dalle previsioni positive di Samsung per il secondo trimestre.

Impatti delle elezioni nel Regno Unito e dati macro USA

L’attenzione è rivolta anche all’esito delle elezioni nel Regno Unito, che ha visto una netta vittoria dei laburisti. Negli Stati Uniti i dati macroeconomici sul mercato del lavoro hanno mostrato una diminuzione dei nonfarm payrolls a 206 mila, superando comunque le attese di 190 mila. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,1% e la crescita dei salari medi orari ha rallentato al 3,9%.

Produzione industriale e mercati obbligazionari

In Europa, i dati sulla produzione industriale di Germania e Francia hanno deluso le aspettative, sollevando preoccupazioni sulle due principali economie dell’eurozona. In Italia, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% a maggio.

I dati macroeconomici americani hanno causato una forte discesa dei rendimenti obbligazionari, estendendosi anche al mercato europeo. Lo spread Btp-Bund si attesta a 138 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,93% e quello del benchmark tedesco al 2,55%.

Materie prime e mercato dei cambi

Nel settore delle materie prime, il petrolio continua a guadagnare terreno grazie al calo delle scorte statunitensi e all’impatto dell’uragano Beryl, con il Brent a 87,8 dollari al barile. L’oro spot è salito oltre i 2.380 dollari l’oncia.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si mantiene intorno a 1,083, mentre la sterlina si rafforza a 1,278 dollari dopo l’esito delle elezioni nel Regno Unito e i dati sul mercato del lavoro americano. Il dollaro/yen è leggermente calato a 160,7 in attesa delle prossime mosse della Bank of Japan.

Prospettive per la prossima settimana

Guardando alla prossima settimana, l’attenzione sarà rivolta ai risultati del secondo turno delle elezioni francesi, all’audizione semestrale di Jerome Powell presso la Commissione bancaria del Senato statunitense e ai dati di giugno sull’inflazione negli Stati Uniti.

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