Piazza Affari: avvio di settimana negativo con chiusura -0,3%

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
Piazza Affari

Subito dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento UE, a Milano, il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,3%, attestandosi a 34.542 punti. Tra i settori più deboli, spicca il lusso, con vendite significative su Brunello Cucinelli (-2,5%) e Moncler (-1,9%). Anche Telecom Italia e Nexi hanno registrato ribassi rispettivamente del 2,6% e del 2,55%. In controtendenza, Hera ha guadagnato l’1,4%, Iveco l’1,3% e Leonardo l’1%.

L’esito delle elezioni europee ha mostrato uno spostamento a destra, penalizzando liberali e verdi. In Francia, il presidente Emmanuel Macron ha indetto elezioni anticipate dopo la vittoria di Marine Le Pen. In Germania, i socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz hanno subito una pesante sconfitta. Questo scenario politico ha influenzato il mercato, creando incertezze tra gli investitori.

Focus sulla Fed e dati economici

L’attenzione si sposta ora sulla riunione della Federal Reserve di mercoledì, a seguito del robusto rapporto sull’occupazione di venerdì che ha ridotto le speranze di un taglio dei tassi a settembre. Mercoledì 12 verrnno pubblicati i dati sull’inflazione USA, prevista stabile al 3,4% e indice core al 3,5%. Occhi puntati anche sui dati del mercato del lavoro britannico di domani e sul meeting della Bank of Japan previsto per venerdì.

In Italia, la produzione industriale ha registrato una contrazione inaspettata ad aprile, scendendo dell’1% su base mensile. Questo dato negativo aggiunge ulteriori preoccupazioni all’economia italiana, già sotto pressione.

Obbligazioni e materie prime

Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli di Stato sono in aumento, specialmente in Italia e Francia. Lo spread Btp-Bund si è ampliato di circa 7 punti base, raggiungendo i 140 punti base, con il decennale italiano al 4,08% e quello tedesco stabile al 2,68%.

Nel settore delle materie prime, il petrolio è in rimonta, con il Brent vicino agli 81 dollari al barile, dopo la decisione dell’Opec+ di ripristinare parte dell’offerta. L’oro, invece, è rimasto pressoché invariato, attestandosi intorno ai 2.300 dollari l’oncia.

Forex

Sul mercato dei cambi, l’euro/dollaro è sceso a 1,074, toccando i minimi da un mese rispetto al dollaro. Questo ribasso è stato influenzato dall’esito delle elezioni europee. Il dollaro/yen si attesta a 156,9, con il mercato che attende una possibile riduzione degli acquisti di bond da parte della Bank of Japan.

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