Gli indici azionari europei mostrano un avvio di giornata moderatamente stabile, influenzati dagli esiti della recente riunione della Federal Reserve americana. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha avviato le contrattazioni senza significative variazioni, posizionandosi intorno ai 33.740 punti. Tra i titoli più attivi, Amplifon segna un incremento del 2,8%, e Mps sale del 2,6%, mentre Stellantis registra una flessione del 3,6%, proseguendo la discesa iniziata martedì con un calo del 10,1%.
Politica monetaria USA
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse invariati e, secondo le dichiarazioni del presidente Jerome Powell, non si prevedono aumenti nell’immediato futuro. Tuttavia, la banca centrale potrebbe decidere di mantenere i tassi su livelli più elevati se non si dovessero vedere miglioramenti significativi nell’andamento dell’inflazione. La situazione attuale lascia prevedere una politica monetaria cauta e orientata alla stabilità. Oggi sono previsti importanti aggiornamenti economici, tra cui l’indice dei manager di acquisto (Pmi) del settore manifatturiero in Italia e le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti.
Inoltre, verrà pubblicato l’outlook economico dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Un altro appuntamento significativo riguarderà la diffusione dei risultati trimestrali di Apple, attesi per questa sera, che potrebbero influenzare ulteriormente i mercati.
Obbligazionario, materie prime e valute
Nel mercato obbligazionario, si osserva un leggero restringimento dello spread tra i titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund), con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,87% rispetto al 2,55% del Bund tedesco. Nel frattempo, nel settore delle materie prime, il prezzo del petrolio Brent è diminuito a 84 dollari al barile, influenzato dall’incremento delle scorte petrolifere statunitensi. L’oro ha invece visto un rialzo, tornando a quotare 2.310 dollari l’oncia. Sul fronte valutario, l’euro/dollaro mostra un leggero incremento, scambiando appena sopra 1,07. Parallelamente, il dollaro/yen ha subito un calo a 155,3, un movimento che potrebbe suggerire un intervento da parte delle autorità giapponesi per supportare la valuta in un contesto di crescente incertezza economica globale.